Salute
La seconda vita dell’Epo
Da strumento di doping sportivo a speranza terapeutica per persone affette da sclerosi laterale amiotrofica
di Redazione
E’ questa la parabola compiuta in pochi anni dall’eritropoietina (Epo). Dopo che uno studio pilota su un numero limitato di malati ha dimostrato la tollerabilita’ dell’ormone, la Fondazione Irccs Istituto neurologico Carlo Besta di Milano, che guida questa ricerca e ne sostiene interamente i costi attraverso i fondi del 5 per mille, ha deciso di avviare un ampio studio clinico di fase III che, per il momento, e’ nella fase di arruolamento dei pazienti.
“Contiamo di arruolarne in tutto circa 160 – spiega in una nota Giuseppe Lauria, dirigente dell’Unita’ operativa malattie neuromuscolari e neuroimmunologia del Besta – e di questi 90 sono gia’ stati randomizzati. Partecipano allo studio ben 27 centri neurologici distribuiti su tutta la Penisola, e al di la’ di quelli che saranno gli esiti della sperimentazione, che nessuno puo’ prevedere, gia’ questo e’ un risultato di grande valore. Spero che questo grande gruppo possa contribuire a consolidare la base per una piattaforma futura di studi in Italia. Ed e’ un grandissimo risultato soprattutto se consideriamo che questa ricerca viene condotta in modo assolutamente indipendente”.
Il Besta la sostiene attraverso i fondi raccolti con il 5 per mille, soldi pubblici che vanno ad una ricerca interamente pubblica. “Il costo dell’intero studio – prosegue Lauria – e’ stato calcolato in circa 800 mila euro, fino ad ora col 5 per mille ne abbiamo raccolti 500 mila, ne mancano 300 e speriamo nella solidarieta’ dei contribuenti”. Sempre su Milano ci sono anche il centro Nemo-Niguarda, il San Raffaele, l’Istituto Humanitas e la Fondazione Maugeri. Poi ci sono le neurologie di Padova, Brescia, Genova, Ferrara, Parma, Mestre, Udine, Monza, Novara, Ferrara, Reggio Emilia, Modena, Parma, Pisa, Siena, le Molinette di Torino, il San Martino di Genova, il Bellaria di Bologna. Ma ci sono centri anche al Centro-Sud: il Sant’Andrea di Roma, Chieti, la Seconda universita’ di Napoli, Bari e anche Palermo, Mistretta e Cagliari.
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