Economia

La seconda vita delle capsule usate di caffé , trend in crescita

Presentati a Ecomondo i risultati del progetto di recupero e valorizzazione sia delle capsule sia del caffé nato dall'accordo tra Nespresso, Cial, Federambiente e Cic. Nei primi nove mesi di quest'anno l'aumento è del 15%

di Antonietta Nembri

A quanti caffè bevuti corrispondo 306 tonnellate di capsule usate riciclate correttamente nei primi nove mesi di quest’anno? Tanti, ma soprattutto segnano un incremento del 15% della raccolta, recupero e riciclo delle capsule di caffè Nespresso in alluminio in Italia rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. I dati sono stati presentati nel corso di un convegno che si è tenuto oggi ad Ecomondo per parlare di “Verso una catena alimentare a zero rifiuti: tecnologie abilitanti – KET – per la sostenibilità dell’industria alimentare e la gestione dei rifiuti in una prospettiva di economia circolare”.

È un trend positivo quello che registra il progetto, attivo in Italia dal 2011 grazie a un accordo siglato tra Nespresso, Cial (Consorzio nazionale riciclo allumino), Federambiente e Cic (Consorzio italiano compostatori) e che è attivo in 27 città italiane e che si inserisce all’interno del programma di sostenibilità Nespresso The Positive Cup, che fissa obiettivi ambiziosi in termini di approvvigionamento del caffè e di benessere sociale, utilizzo e recupero dell'alluminio e resistenza al cambiamento climatico

Le capsule usate conferite dai cittadini negli appositi punti di raccolta (allestiti in ognuna delle boutique Nespresso) e avviate a riciclo con la collaborazione e il supporto di Cial sono state pari a 306 tonnellate nei primi nove mesi di quest’anno e se si calcola il totale dei quattro anni di progetto (novembre 2011 – novembre 2015) si arriva alla cifra di circa 1.163 tonnellate di capsule usate conferite e avviate a una nuova vita dopo il riciclaggio.

Al momento in Italia ci sono 35 punti di raccolta (corrispondenti ad altrettante boutique Nespresso) e 38 isole ecologiche dove i cittadini possono portare direttamente le capsule usate. Le città italiane coinvolte sono: Torino, Genova, Milano, Assago, Monza, Bergamo, Brescia, Como, Varese, Padova, Verona, Bovolone, Vicenza, Treviso, Bolzano, Trento, Piacenza, Reggio Emilia, Bologna, Modena, Parma, Firenze, Roma, Napoli, Bari, Udine, Catania.

«Questo progetto rappresenta un modello di cooperazione unico in Italia, che consente di limitare l’impatto ambientale del consumo di caffè in capsule e favorire il riciclo di alluminio nel nostro Paese. L’attività si inserisce nella strategia di impegno a lungo termine di Nespresso, che attraverso il programma The Positive Cup fissa obiettivi ambiziosi dal qui al 2020» sottolinea Fabio Degli Esposti, direttore generale di Nespresso Italia. «L’obiettivo è rendere sostenibile l’intera catena del valore del caffè Nespresso, dalla coltivazione della materia prima fino alla gestione del prodotto dopo il consumo, in una prospettiva di economia circolare».

Si tratta di un progetto di tutela ambientale in grado di garantire il recupero di risorse importanti, altrimenti destinate allo smaltimento in discarica. Da un lato, infatti, l’alluminio, con cui le capsule sono fatte, può essere riciclato al 100% e infinite volte, consentendo un enorme risparmio di energia e materia fino al 95%. Dall’altro il caffè residuo che viene avviato a compostaggio per le coltivazioni di riso, destinato da Nespresso alla onlus Banco Alimentare.

In ognuna delle 27 città coinvolte il servizio di ritiro delle capsule conferite dai cittadini viene curato dell’amministrazione e/o della società che sul territorio gestisce i rifiuti urbani. L’avvio al riciclo in fonderia dell’alluminio è garantito dal Consorzio Cial, mentre l’avvio a compostaggio del caffè residuo è invece gestito direttamente da Nespresso, attraverso un accordo con il Cic.

«Il progetto per il recupero e l'avvio al riciclo delle capsule del caffè Nespresso, in Italia, funziona ormai da 4 anni e produce ottimi risultati. Cial ha seguito l'iniziativa fin dalla nascita e siamo lieti di poter affermare di aver contribuito al suo successo» osserva Gino Schiona, Df di Cial. «Grazie a questo programma si amplia la collaborazione alla raccolta differenziata e al riciclo dell'alluminio, un grande impegno di responsabilità, in grado di generare crescenti e importanti benefici ambientali, sociali ed economici».

In apertura foto by Sean Gallup/Getty Images

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