Non profit
La scuola nazionale per cani guida di Scandicci compie 80 anni
Sabato 31, la Scuola sara' aperta a tutti per mostrare il percorso di addestramento e affidamento dei cani.
Occhi e soprattutto gambe dei non vedenti. Sono i cani guida, meravigliosi amici a quattro zampe, grazie ai quali anche gli ipovedenti riacquistano mobilita’ e liberta’ di movimento. L’Italia vanta l’unica scuola pubblica al mondo di addestramento di cani guida (e anche una delle piu’ vecchie): la Scuola Nazionale di Scandicci, in provincia di Firenze, che in 80 anni di vita (e’ nata nel 1929) ha consegnato circa 3.500 cani guida. Gli ottanta anni al servizio delle persone meno fortunate della Scuola Nazionale Cani Guida per Ciechi di Scandicci, interamente gestita e finanziata da Regione Toscana, saranno festeggiati venerdi’ e sabato prossimi.
Venerdi’ 30 si terra’ un convegno sul ruolo e le prospettive della Scuola. Alle 9,30 e’ previsto il saluto dell’assessore regionale alle politiche sociali, Gianni Salvadori. Nella la sessione pomeridiana, invece, spazio all’approfondimento di alcune tematiche riguardanti il mondo della disabilita’ visiva. Sabato 31, la Scuola sara’ aperta a tutti per mostrare il percorso di addestramento e affidamento dei cani. Ci saranno dimostrazioni effettuate da alcuni istruttori della Scuola e da addetti della Croce Rossa e della Protezione civile. La sera, al Castello dell’Acciaiolo di Scandicci cena al buio con posti limitati. “Fino agli ’90 -spiega Massimo Baragli, uno dei responsabili della Scuola di Scandicci- a diventare cani guida erano soprattutto i pastori tedeschi. Oggi, invece, si preferisce lavorare con i labrador e i golden retriever, che sono cani con caratteristiche piu’ marcate di socievolezza”.
Cosa fa VITA?
Da 30 anni VITA è la testata di riferimento dell’innovazione sociale, dell’attivismo civico e del Terzo settore. Siamo un’impresa sociale senza scopo di lucro: raccontiamo storie, promuoviamo campagne, interpelliamo le imprese, la politica e le istituzioni per promuovere i valori dell’interesse generale e del bene comune. Se riusciamo a farlo è grazie a chi decide di sostenerci.