Welfare
La scuola inclusiva di Trento dedicata agli studenti con disabilità sensoriale
Ferdianndo Ceccato ci ha scritto per raccontare l’esperienza della Cooperativa Sociale che dirige. IRIFOR del Trentino Onlus garantisce, a partire dalla scuola dell’infanzia fino al termine delle scuole superiori, una risposta specifica alla persona e all'ambiente
Scrivo dopo aver letto l’interessante articolo relativo al modello bresciano per l’inclusione scolastica degli studenti con disabilità visiva (clicca qui).
Si tratta di una buona prassi che sarebbe bene diffondere sul territorio nazionale, data la sua efficacia e validità in termini di inclusione, appunto. Ma va sottolineato che non si tratta dell’unico esempio positivo in Italia poiché, dal 2003, anche in provincia di Trento è stato attivato il progetto di assistenza scolastica con la figura del Facilitatore della comunicazione e dell’integrazione scolastica.
La Cooperativa Sociale IRIFOR del Trentino Onlus gestisce questo prezioso progetto volto a proporre una scuola inclusiva per gli studenti con disabilità sensoriale (visiva o uditiva), a partire dalla scuola dell’infanzia fino al termine delle scuole superiori.
Si tratta di un servizio garantito dall’equipe di IRIFOR, composta da psicologi, coordinatori tiflologi, facilitatori, lettori e assistenti educatori e realizzato grazie ad una convenzione con il Dipartimento della Conoscenza della Provincia Autonomia di Trento e le scuole di ogni ordine e grado.
Gli operatori specializzati, appositamente formati e direttamente dipendenti da IRIFOR, lavorano nella quotidianità della scuola e del contesto domestico seguendo un progetto in cui l’equipe IRIFOR funge da case manager per promuovere la rete di risorse composte da scuola, famiglia, e, appunto, IRIFOR, oltre ad altri enti e associazioni territoriali. IRIFOR, infatti, conservando la memoria storica del percorso scolastico e di vita dello studente, consente di non perdere di vista il progetto di inclusione e di autonomia, che coinvolge ogni alunno a 360 gradi.
La Cooperativa IRIFOR, per monitorare il progetto e garantirne la dinamicità e la rispondenza alle necessità degli studenti ipovedenti e non vedenti, ha promosso due ricerche: la prima nel 2008 e la seconda nel 2013. I risultati di questi lavori di ricerca sono stati presentati, rispettivamente, nel convegno “IRIFOR: un ponte tra sogno e realtà” (2008) e “IRIFOR 10.0 – Decennio IRIFOR: Costruire, Educare Costruendo Idee, Accessibilità e Novità nell’Inclusione” (2013).
Quando nel 2003 si diede avvio al progetto, in chiave quasi sperimentale, gli studenti seguiti erano 7 mentre nell’anno scolastico 2016/17 IRIFOR segue 79 alunni dai 3 ai 19 anni; la bontà del progetto risulta dunque evidente anche dall’incremento esponenziale delle richieste di intervento di IRIFOR per affiancare gli studenti ciechi e ipovedenti nel loro percorso scolastico.
Il feedback che periodicamente IRIFOR riceve dalle scuole permette di mantenere il progetto quanto più dinamico possibile per rispondere alle esigenze emergenti sia da parte dell’utenza sia da parte di una scuola che si sa essere un ambiente in costante cambiamento.
Per ogni studente viene creato un progetto individualizzato, al quale corrisponde un’adeguata assegnazione di risorse, basata sulle competenze dello studente, sulle esigenze evidenziate dalla valutazione multidisciplinare in IRIFOR, sulle capacità della famiglia di promuovere autonomia e sulle risorse interne della scuola; si punta dunque a fornire una risposta specifica alla persona e all'ambiente.
Si può comprendere facilmente come lo sviluppo armonico, sia a livello cognitivo sia a livello generale, di un bambino affetto da grave deficit visivo dipenda molto dall'ambiente circostante e dalla sua capacità di rendere le informazioni visibili accessibili, quindi una scuola integrata è quella in grado di coordinare gli interventi delle diverse figure all'interno della classe, per promuovere l'inclusione, la socializzazione e il confronto con la famiglia e gli enti per costruire un progetto scolastico, prima, e di vita, poi, per ogni studente cieco e ipovedente. Soprattutto la famiglia diventa per IRIFOR un fondamentale interlocutore e una preziosa risorsa da attivare per permettere agli studenti di raggiungere il massimo livello di autonomia; è proprio per questo che da anni vengono attivati servizi di colloqui psicologici, corsi di formazione, giornate di confronto e percorsi ad hoc per i familiari, anche in collaborazione con la sezione di Trento dell’UICI.
La peculiarità del progetto è la presa in carico globale dello studente. Oltre al coinvolgimento dell’equipe della Cooperativa, dei facilitatori e dei lettori, viene effettuata un’approfondita valutazione da parte dell’oculista e dell’ortottista del Centro IRIFOR che forniscono indicazioni alle famiglie e alle scuole, utili per la scelta degli ausili, gli adattamenti dei libri di testo e dei quaderni (anch’essi forniti dalla Cooperativa), i percorsi di autonomia e orientamento, ecc.
IRIFOR inoltre punta molto sull’utilizzo di ausili tiflodidattici e tifloinformatici, supportando gli studenti ciechi e ipovedenti nella scelta dei più idonei relativamente alle esigenze dei singoli e nell’addestramento al loro utilizzo, affinché diventino strumenti a disposizione degli studenti e della loro autonomia nello studio e nella quotidianità.
La positività del progetto è testimoniata anche dal fatto che alcuni studenti hanno frequentato l’ultimo anno delle scuole superiori senza l’affiancamento del facilitatore a scuola, dimostrando come l’obiettivo del progetto stesso non sia strettamente didattico ma sia soprattutto rivolto all’acquisizione del metodo di studio, della padronanza dell’utilizzo degli ausili e dell’acquisizione di efficaci strategie di autonomia personale.
Il progetto trentino propone quindi un sistema di collaborazione e scambio costante tra le figure dei docenti e quelle dei facilitatori e dei lettori di IRIFOR, nell’ottica di far circolare un patrimonio di conoscenze specifiche all’interno della scuola affinché possa diventare una risorsa per tutti; l’obiettivo è quello di condividere competenze diversificate per la realizzazione di una reale inclusione, didattica e sociale.
Il punto su cui si basa il progetto di IRIFOR è il passaggio dal problema alla condizione, cioè dal vivere la disabilità visiva non più solo come un problema bensì come una condizione che richiede alcuni accorgimenti e alcune attenzioni specifiche poiché, come si sa, l’integrazione non si fa solo con le leggi ma servono strumenti idonei e competenze specifiche.
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