Non profit
“La scuola? Finanziamola con l’azzardo”. L’ultima trovata di un Senato alla frutta
Non c'è fine al peggio. E in questa caduta senza fine capita che tre senatori del PD, Ruta, Ricchiuti e Sposetti attraverso emendamenti alla legge di riforma del sistema scolastico chiedano che la scuola italiana venga finanziata con i proventi dell'azzardo. Sembra uno scherzo, ma non lo è
di Marco Dotti
Non c'è fine al peggio. E in questa caduta senza fine capita che tre senatori del PD, Ruta, Ricchiuti e Sposetti chiedano che “alle vincite derivanti da una singola giocata effettuata " su macchinette VLT (quelle presenti nelle sale gioco) si applichi "un prelievo pari al 10 per cento".
Lo scopo? Finanziare la scuola. Proprio così. La Buona Scuola, secondo questi senatori che si apprestano a discutere il tanto criticato disegno di legge sulla" Riforma del sistema nazionale di istruzione’, è quella che passa per la strada dell'azzardo.
Ma non sono i soli. Come segnala la rivista di settore Gioconews – sempre bene informata – anche i senatori Lo Giudice, Gotor, Manassero, Pegorer (sempre del Pd) chiedono la stessa tassazione sulle vincite, mentre Ruta, Ricchiuti, Sposetti chiedono ‘solo’ l’1 percento.
Da tempo le lobbies cercano di legare sociale e azzardo per rendere inattaccabile il secondo e dipendente il primo. Non riuscendo a far passare la tassa di scopo dalla porta del welfare nel suo insiene, cercano di farla entrare dalla finestra della scuola?
17 centesimi al giorno sono troppi?
Poco più di un euro a settimana, un caffè al bar o forse meno. 60 euro l’anno per tutti i contenuti di VITA, gli articoli online senza pubblicità, i magazine, le newsletter, i podcast, le infografiche e i libri digitali. Ma soprattutto per aiutarci a raccontare il sociale con sempre maggiore forza e incisività.