Formazione

La scuola del viaggio. Anche per fare i turisti bisogna studiare

Una scuola per imparare a viaggiare? Ebbene sì, ma lo fa sulla pelle degli studenti

di Chiara Sirna

Una scuola per imparare a viaggiare? Ebbene sì, esiste anche quella. Ma non insegna a viaggiare in astratto, lo fa sulla pelle degli studenti, mostrando loro come si fa a guardare, toccare con mano ed entrare nel vivo di un posto, qualunque esso sia, anche solo di passaggio. Che stramberia sarà mai? Non si tratta di fantasie visionarie. La Scuola del viaggio esiste veramente, è realtà nuda e cruda. E forse anche una grande invenzione. L?intuizione è nata da Claudio Visentin, docente di Cultural history of tourism all?università della Svizzera italiana, ateneo che, assieme a quelli di Pisa e Pavia, promuove e sostiene il progetto. E il primo gruppo di viaggio ha già sperimentato la sua meta l?anno scorso a Marsala, dal 28 agosto al 3 settembre. Venticinque studenti in trasferta tra Mozia, Favignana, Marettimo e Levanzo, a stretto contatto con villaggi di pescatori e grotte marine millenarie. Il tutto coronato da laboratori di scrittura, video e fotografia. E sì perché se l?obiettivo è imparare a viaggiare, il punto di partenza diventa la rielaborazione del viaggio stesso. O filtrata da un obiettivo oppure a parole, con un racconto, una poesia o, più semplicemente immagini. E per farlo i promotori del corso hanno scelto viaggiatori d?eccezione, di penna, ma anche di fatto: Andrea Bocconi, lucchese di nascita e aretino d?adozione, di mestiere psicoterapeuta, per passione schermitore, autore teatrale e scrittore di viaggi; Beppe Severgnini, più conosciuto come editorialista del Corriere della Sera, ma anche ottimo conoscitore di Europa dell?Est, Russia, Cina, Italia e America, un po? per lavoro, un po? per piacere; Donato di Blasi, fotoreporter di fama; Cristina Nadotti, giornalista, instancabile viaggiatrice e scrittrice di ?turismo? per La Nuova Sardegna e diverse altre riviste di settore. Intanto, a giudicare dai commenti dei partecipanti (scorrono continuamente in sovrimpressione sul sito www.scuoladelviaggio.it) l?esperimento sembra ben riuscito. Tanto da aspettarsi il pienone per la prossima edizione, quella del 2006, sempre a Marsala, sempre da fine agosto ai primi di settembre. Unica variante rispetto all?anno scorso potrebbe essere il tema: collaudata nel 2005 la riflessione sull?isola in senso lato, tanto concreto quanto metaforico, per il 2006 non c?è ancora nulla di stabilito. Il gioco resta aperto.


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA