Non profit
La sanità virtuale del ministro Turco
L'iperattivismo grafoligico e televisivo di Livia Turco
di Maramao
Quattro giorni fa il ministro della Salute on. Livia Turco ha preso carta e penna e ha scritto a Gad Lerner a proposito di una puntata de L’Infedele.
“Caro Lerner, i miei collaboratori mi hanno sottolineato una bellissima puntata de L’Infedele da te dedicata interamente al cancro. Cio’ che mi ha profondamente colpito e’ stato il taglio che tu hai scelto di dare alla trasmissione. Tutto orientato alle testimonianze, serene, trasparenti, vere, portate in studio da persone malate o ex malate di cancro. Direi che hai avuto il coraggio di fare cio’ che da tempo malati, familiari e associazioni coinvolti da questa patologia ci chiedono: parlare di loro, della loro esperienza, della loro dimensione e di come si affronta questa malattia”.
Ieri, ancora un impeto televisivo, la ministra ha scritto al Presidente della Rai Petruccioli. “Caro presidente, ? dice il ministro ? domenica scorsa mi e? capitato di fermarmi a guardare lo sceneggiato ?Medicina generale? su Rai Uno, dedicato alla vita di un gruppo di medici e operatori sanitari di un grande ospedale romano. Ti scrivo perché in quelle storie e in quei ritratti di quotidianità professionale e umana ho ritrovato sensibilità e spaccati di vita ?vera?, di donne e uomini uniti in un lavoro di cui troppe volte si dimentica la straordinaria importanza”.
Due lettere in 5 giorni, ma onorevole Turco non è un modo per non fare i conti con la realtà? Se invece della tv…
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