Famiglia

La salute mentale dei ragazzi: al via la più vasta indagine in Italia

Per la prima volta in Italia uno studio epidemiologico su vasta scala dei disturbi mentali negli adolescenti, condotto dall'Istituto scientifico Eugenio Medea

di Benedetta Verrini

Sarà la prima ricerca italiana sui disturbi mentali nei ragazzi condotta su vasta scala: è il progetto PrISMA (Progetto Italiano Salute Mentale Adolescenti), da poco avviato dall?Istituto Scientifico ?Eugenio Medea?, in collaborazione con l?Istituto Superiore di Sanità e alcuni Dipartimenti Universitari, Aziende Ospedaliere e Unità Sanitarie Locali. Approvato e finanziato dal Ministero della Salute, riguarda la valutazione dei problemi comportamentali e dei vissuti emotivi dei preadolescenti di età compresa tra i 10 e i 14 anni di età residenti in diverse parti d?Italia. Il campione sarà composto da circa 5000 ragazzi selezionati, in modo casuale, tra gli iscritti alle scuole medie delle città di Lecco, Milano, Roma, Rimini, Pisa e Cagliari. La ricerca, come illustrano dall’istituto Medea, persegue molteplici obiettivi: – analizzare la percentuale di ragazzi e ragazze che, nel nostro Paese, vivono condizioni di disagio e di malessere psicologico – valutare l?associazione tra i fattori di rischio e le difficoltà sul piano comportamentale e mentale – studiare l?impatto della sofferenza psichica sul funzionamento individuale e interpersonale I disturbi mentali rappresentano inoltre una priorità dal punto di vista della sanità pubblica. Questo per i seguenti criteri: – sono frequenti – talvolta sfociano in gesti di estrema violenza – sono fonte di significative sofferenze sia per coloro che ne sono affetti, che per i loro familiari – sono all’origine di costi, sia diretti che indiretti, particolarmente rilevanti Secondo gli esperti, i disturbi insorgono spesso in età evolutiva, non solo nelle loro forme manifeste, ma anche con segni e manifestazioni comportamentali spesso non correttamente identificati. Uno studio epidemiologico è il primo passo per cominciare a dare risposte concrete ed ?entrare? nel mondo complesso e composito dell?adolescenza con modalità e strumenti adeguati allo sviluppo delle conoscenze. Studi analoghi condotti in paesi nord-europei e nord-americani indicano percentuali comprese tra il 14 e il 20%: sono al momento assenti studi epidemiologici su campioni estesi riguardanti la popolazione italiana. “Uno studio approfondito sui disturbi mentali è pertanto di estrema importanza e non è più procrastinabile” si legge nella presentazione dell’avvio della ricerca, “Occorre essere in grado di stabilire risposte appropriate sia in termini di un?efficace programmazione dei servizi sia in termini di progettazione di adeguati interventi a carattere preventivo e curativo. Punto nodale è la partecipazione dei ragazzi e delle rispettive famiglie: per la motivazione a partecipare è fondamentale inoltre la collaborazione delle scuole e la percezione della rilevanza del progetto”.


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