La maggioranza dei donatori miliardari si sono allineati con le scelte di Bill Gates. L’accesso alle cure è diventato l’obiettivo quasi esclusivo. Ecco un po’ di numeriBarack Obama non è l’unico ad aver messo la salute in cima alle priorità della sua agenda. Sei degli 11 filantropi mondiali ancora in vita che hanno già donato oltre un miliardo di dollari in beneficenza lavorano nella stessa direzione. Parola del prestigioso mensile americano Forbes: il 24 agosto, per la prima volta nella sua storia, oltre alla classifica dei miliardari del mondo ha pubblicato quella dei donatori di miliardi del mondo.
Un elenco in cui finiscono solo 11 degli 793 super ricchi contati dal giornale nei cinque continenti. Quasi tutti americani (8 su 11), quasi tutti imprenditori e quasi tutti impegnati a fare dell’accesso alle cure un diritto universale.
Capolista, con 28 miliardi di dollari già stanziati e l’obiettivo dichiarato di debellare Hiv, malaria e tubercolosi, è Bill Gates. Spalleggiato dall’amico Warren Buffet, quarto in classifica con 6,7 miliardi di donazioni giù effettuate, che nel 2006 ha promesso di trasferire oltre 30 miliardi di dollari nel corso di 20 anni alla Gates Foundation e alle sue battaglie sulla salute pubblica.
Alla formazione di medici e infermieri del mondo si dedica invece Gordon Moore (nella foto), cofondatore di Intel, che ha al suo attivo 6,8 miliardi di dollari donati e che punta sulla salute, oltre che sull’ambiente, dopo che la moglie Betty ha rischiato di morire per una iniezione sbagliata in ospedale. E se Michael Dell, che chiude la classifica di Forbes con donazioni già effettuate per 1,2 miliardi, ha deciso di battere l’obesità infantile che in America è diventata un’emergenza, i suoi colleghi donatori di miliardi puntano sulla ricerca in campo medico.
Eli Broad, magnate edilizio e delle assicurazioni, ha finanziato un centro di ricerca sulla genomica al M.I.T e ad Harvard. James Stower, storico fondatore dell’American Century Fund Family che nel 2000 è uscito dalla classifica dei 400 uomini più ricchi del pianeta per le sue donazioni filantropiche, ha creato l’Institute for Medical Research di Kansas City che si occupa di ricerca genetica su cancro, diabete e malattie del cuore.
I coniugi Sandler, settimi nella classifica con 1,5 miliardi investiti e noti per il sostegno al giornalismo investigativo di qualità, lavorano sulle malattie che colpiscono le persone a basso reddito, prima fra tutte l’asma. E sulla salute, in particolare sulla ricerca nel campo dei tumori infantili, scommette anche il tedesco Dietmar Hopp, fondatore di Sap, che con Gorge Soros è l’unico europeo entrato nella classifica dei miliardari donatori di miliardi.
Forbes dedica una menzione speciale al filantropo Patrick Soon-Shiong che, pur non essendo incluso nella lista, ha attirato l’attenzione del presidente Obama, e della sua riforma della salute, con il progetto di costruzione di una “autostrada nazionale per la salute”. Una sorta di piattaforma informatica e informativa che, attraverso il web, consenta di trattare le malattie croniche come le emergenze tipo influenza suina: incrociando in tempo reale le notizie nelle mani dei ricercatori, degli Stati, dei pazienti. «Uno strumento di salute pubblica», spiega il giovane filantropo, «che ho presentato al presidente Obama e che, spero, entri nella sua riforma sanitaria».
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