Politica

La Russa: «dalle caserme un miliardo»

Il ministro della Difesa propone anche di vendere le spiagge

di Redazione

Dalla dismissione di immobili non necessari alla Difesa, fari e caserme, si potrebbe ricavare fino ad un miliardo di euro in tre anni. Lo afferma, sul Corriere della Sera, il ministro della Difesa Ignazio La Russa, secondo il quale occorrerebbe riaprire anche il capitolo delle concessioni demaniali sulle spiagge: “se si decidesse di vendere ai concessionari -spiega- si recupererebbero cifre iperboliche”. Tremonti “è un pò scettico sulla possibilità realizzativa e sulle compatibilità europee, ma non è pregiudizialmente contrario. E con un pò di buona volontà di tutti -aggiunge il ministro-, forse è la volta buona”. Ci sono le resistenze dei Comuni da superare, come qualche perplessità da parte delle stesse Forze armate. E poi c’è un ostacolo che arriva dall’Europa: se si vende, i soldi non possono essere utilizzati per la spesa corrente, e quindi nella manovra, ma restano nel capitolo degli investimenti. La soluzione, secondo La Russa, potrebbe essere una conferenza Stato-Regioni-Comuni, decisiva per la variante urbanistica, che andrebbe fatta nel termine perentorio di 180 giorni e poi ratificata dal Comune entro 30 giorni, con il meccanismo del silenzio-assenso. Per “accontentare” l’Europa, una parte della cifra, il cosiddetto “valore a libro” dell’immobile, raddoppiato o quasi, resta allo Stato e serve per coprire il debito. Una percentuale fino al 10%, finisce ai Comuni e alle Regioni. Il resto alla Difesa, che lo utilizza per le spese correnti.


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