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La riforma fiscale secondo Falsitta
Il pagamento delle imposte ha un contenuto morale preciso. La riforma per incidere deve portare a questa consapevolezza che i condoni invece distruggono, favorendo i più furbi
di Paolo Manzo
?La riforma fiscale muoverà i suoi primi passi nel 2003. E’ quanto assicura in un’intervista al quotidiano economico-finanziario ‘Italia Oggi’ Vittorio Emanuele Falsitta, deputato di Forza Italia e relatore della delega fiscale alla Camera.
”Il Dpef ha indicato il percorso generale della riforma fiscale. Lo strumento attuativo sarà la Finanziaria, che stanzierà le risorse necessarie, cioè 5,5 miliardi di euro”.
A chi parla di bluff nella strategia di Tremonti, Falsitta replica che lo stesso centrosinistra ora all’attacco aveva inserito due anni fa nel suo Dpef generici sgarvi fiscali senza neppure indicare lo stanziamento. ”Noi abbiamo fatto di meglio -dice- indicando la misura dello sgravio per il 2003 e inserendo una prima voce di copertura, con risparmi sulla spesa pubblica per 3,7 miliardi di euro”.
Quanto a un condono ”tombale’ di cui si è vociferato nei giorni scorsi, il relatore di maggioranza del Dpef mostra forti perplessità. ”Da un lato i provvedimenti di condono sono in genere discriminatori -spiega Falsitta- dall’altro non condivido affatto proposte da respingere fermamente come quelle sui videogiochi.
Il problema è etico”. ”Il pagamento delle imposte – continua ancora- ha infatti un contenuto morale preciso, che il pagamento del tributo implica. La riforma fiscale per incidere realmente deve portare anche a questa consapevolezza, che i condoni invece distruggono, favorendo i più furbi.
Nel caso in cui la maggioranza e il governo decidessero di fare una sanatoria fiscale allora sarebbe giusto stabilire che la metà del gettito vada una tantum a ridurre il prelievo di chi non farà il condono o in alternativa sia destinato a finalità sociali specifiche.
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