Formazione

La riforma degli ITS prende forma con 500 milioni del Pnrr

Saranno direttamente gli Istituti tecnologici superiori a gestire la prima tranche di 500 milioni di euro prevista dal Pnrr. Obiettivo: formare i giovani per le imprese

di Redazione

I nuovi Istituti Tecnologici Superiori (ITS) – istituiti con la legge 99 del 22 luglio 2022 – stanno per dare inizio al primo anno formativo post-riforma degli Its, che hanno assunto la nuova denominazione di Istituti tecnologici superiori, una delle ultime pratiche licenziate dal governo di Mario Draghi. La revisione è stata bipartisan. Ed è stata approvata da tutte le forze politiche presenti in Parlamento. Il nuovo percorso consentirà agli studenti di diventare operai specializzati in settori che richiedono una preparazione tecnica.

Mercoledì 21 settembre, si è tenuta una riunione tra il ministero dell’Istruzione e le Regioni nella quale si è deciso di stanziare la prima tranche di 500 milioni di euro (su 1,5 miliardi) previsti dalla riforma nel Pnrr direttamente agli istituti, evitando lungaggini istituzionali, com’era previsto inizialmente. Per Its Italy è una vittoria. Ma non è finita: l’auspicio, ora, è di riuscire ad arrivare alla fine dell’iter di erogazione dei fondi il prima possibile: «Gli Istituti si sono impegnati a dare avvio a progetti importanti già in questo anno scolastico facendo affidamento sullo stanziamento di questi fondi. Per questo siamo particolarmente soddisfatti del risultato ottenuto con lo sblocco dei primi 500 milioni di euro. Continuiamo ora a lavorare con tutte le parti per definire i più efficaci ed equi criteri di distribuzione e auspichiamo che l’erogazione dei primi fondi possa già avvenire entro la fine della legislatura, in questi giorni», spiega Guido Torrielli, presidente di Its Italy.

Questo risultato è arrivato a pochi giorni dal voto, al termine di una campagna elettorale che non ha visto gli ITS al centro delle agende politiche dei partiti: «Il grande silenzio che ha avvolto il mondo ITS durante questa campagna elettorale ci ha preoccupato – ha commentato Torrielli – Dobbiamo ringraziare senza
dubbio gli esponenti dei partiti politici che più hanno collaborato con noi alla approvazione della riforma e che hanno continuato a seguire con attenzione la scrittura dei decreti attuativi in questi ultimi giorni. L’auspicio è naturalmente che il prossimo governo, di qualsiasi colore sia, possa essere sensibile e proattivo
rispetto a questi temi, proseguendo il lavoro che è stato impostato con la riforma. Dovrebbe essere chiaro ormai che non può esserci una crescita sostenibile del nostro Paese senza una formazione professionalizzante efficace e diffusa».

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