Formazione
La Rete Senza Zaino alla Ministra Azzolina: «Vogliamo una scuola senza voto»
L’appello della Rete Senza Zaino alla Ministra Azzolina: «venga abolito il voto numerico nel primo ciclo d'istruzione e si apra una seria riflessione sulla valutazione formativa dei ragazzi. Non siamo contro la certificazione degli apprendimenti piuttosto proponiamo di focalizzare l’attenzione su una valutazione formativa che responsabilizzi gli alunni aiutandoli a prendere in mano il proprio percorso di studio e ad essere protagonisti del proprio cammino di crescita»
di Redazione
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È un appello accorato quello che la rete “Senza Zaino. per una scuola comunità” lancia agli indirizzi del Governo e della Ministra dell’Istruzione: ripensare il sistema della valutazione, soprattutto per le scuole primarie e interrogarsi su strumenti valutativi che non contemplino il voto numerico.
“Le condizioni dettate dall’isolamento imposto dalle misure di contenimento del Covid – 19 ha sottolineato tendenze sottese e fragilità che hanno rischiato a lungo di rimanere latenti o sottovalutate nella scuola” si legge nel documento, “illuminando condizioni di diseguaglianza e di difficile accesso alle risorse educative da parte di molti bambini e bambine nel nostro Paese.”
È a partire da questa considerazione che ieri è stato consegnato un documento sottoscritto dagli aderenti alla Rete Senza Zaino, che conta oltre 600 scuole in tutta Italia, oltre 3500 docenti e 40.000 studenti e che da anni promuove una scuola ispirata all’Approccio Globale al Curricolo e fondata sui valori dell’ospitalità, responsabilità e comunità. “Il voto, inteso come numero, – si legge nel documento – rappresenta la metafora della negazione di questi valori.”
“Non siamo contro la certificazione degli apprendimenti” – sostiene Marco Orsi ideatore delle scuole Senza Zaino - “piuttosto proponiamo di focalizzare l’attenzione su una valutazione formativa che responsabilizzi gli alunni aiutandoli a prendere in mano il proprio percorso di studio e ad essere protagonisti del proprio cammino di crescita”.
Il movimento rilancia una riflessione sulla valutazione che possa rispettare e valorizzare invece le differenze, sostenga la motivazione intrinseca all’apprendere, stimoli la riflessione sui processi e sul lavoro degli alunni e non rischi di essere confusa con un giudizio sulle persone.
“Questo nuovo appello della rete “Senza zaino, per una scuola comunità” è accompagnato da pratiche didattichesviluppateneglianni cherendonoibambinielebambine,iragazzieleragazzeprotagonisti del loroapprendimento.” dichiara Daniela Pampaloni, coordinatrice della Rete Senza Zaino “Lenostre esperienze sono a disposizione dell’intera comunità scolastica e dei decisori politici per un confronto, uno scambio ed una collaborazione su questo delicato tema della valutazione senza l’uso del voto”.
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