Sostenibilità

La rete delle donne per la biodiversit

Un progetto per la sicurezza alimentare e la salvaguardia della biodivesit

di Redazione

Parte dall’India, ma coinvolgendo sia l’Africa (il Kenya) che l’Europa (attraverso la Toscana) il percorso per la costruzione di una rete internazionale di donne impegnate per la sicurezza alimentare e la salvaguardia della biodiversita’. Il progetto, che sara’ lanciato durante il prossimo meeting di San Rossore (Pisa), a luglio, e’ stato illustrato oggi a Delhi nel corso di un incontro cui hanno partecipato Vandana Shiva, in qualita’ di presidente della Commissione internazionale per il futuro del cibo (l’organismo nato a Firenze nel 2003), Wangari Maathai, biologa, premio Nobel per la pace e attuale ministro dell’Ambiente del Kenya e Susanna Cenni, assessore all’agricoltura e alle pari opportunita’ della Regione Toscana, che, con questa iniziativa, ha aperto la serie di impegni istituzionali in India insieme all’amministratrice dell’Arsia Maria Grazia Mammuccini. L’idea del network di donne custodi della biodiversita’ nasce dalla consapevolezza sia dei molteplici ruoli di cui e’ portatrice la donna nell’ambito della sicurezza alimentare (basti pensare alle scelte che compie, in quanto madre, per l’alimentazione dei figli e della famiglia), che in quello della biodiversita’ (oggi sempre piu’ donne si dedicano alla produzione di alimenti), e quindi dalla constatazione che queste competenze possono crescere solo parallelamente all’allargamento dei diritti delle donne.

“L’affermazione dei diritti delle donne – ha evidenziato Susanna Cenni – puo’ infatti contribuire in modo sostanziale a realizzare progressi nella capacita’ dei popoli di garantire la propria sicurezza alimentare e a conservare la biodiversita’, e contemporaneamente la salvaguardia della biodiversita’ puo’ contribuire in modo sostanziale al miglioramento della condizione femminile”. Ma in che modo puo’ funzionare concretamente la rete? “Gia’ oggi – ha spiegato l’assessore Cenni – esistono nel mondo numerosi movimenti di donne centrati sui temi dell’alimentazione, della sicurezza alimentare, della biodiversita’. Una rete di donne per la sicurezza alimentare e la salvaguardia della biodiversita’ puo’ creare una saldatura tra questi movimenti, diffondendo la consapevolezza dei legami tra genere e biodiversita’, favorendo il miglioramento della capacita’ delle donne di mantenere il controllo sul proprio ambiente, stimolando la nascita di movimenti dal basso che promuovano i diritti delle donne attraverso campagne sul cibo e la biodiversita’. A livello locale la rete puo’ inoltre favorire una saldatura tra i movimenti ambientalisti e i movimenti per i diritti delle donne”. In questa prima uscita la rete ha gia’ ottenuto adesioni importanti, come quella della signora Maathai, premio Nobel keniano che ha anche sintetizzato il valore di questa iniziativa con lo slogan “Donne diverse per la biodiversita’”.La Toscana che organizzera’ nell’ambito del meeting di San Rossore la prima iniziativa ufficiale di lancio della rete di donne, avra’ invece il ruolo di trasmettere il suo ‘modello’ per la tutela della biodiversita’, modello che e’ tra l’altro al centro delle iniziative che in questi giorni vedono impegnata Susanna Cenni: oggi ha incontrato anche il direttore generale del ministero per la sicurezza alimentare indiano che ha chiesto notizie sul modo in cui nell’esperienza toscana biodiversita’ possia coniugarsi con la competitivita’, mentre domani sara’ ricevuta dal ministro indiano per le pari opportunita’.

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