Il consumo: è ormai diventato il vero tratto distintivo delle società contemporanee. Laddove si consuma di più, là c?è ricchezza e benessere. E, quindi, felicità. Il ritornello suona più o meno così e non c?è verso di provare, seppur timidamente, a sostenere il contrario. Parte da una simile premessa George Ritzer, sociologo dell?Università del Maryland, che in questo bel volume spiega come le pratiche di consumo siano incredibilmente mutate negli ultimi anni, fino ad arrivare a pervadere in ogni meandro l?esistenza umana. «Enormi centri commerciali, giganteschi parchi di divertimento», egli scrive, «cinema multisala, popolano le nostre città e le nostre vite. Un processo di contaminazione che ha investito ormai anche i luoghi dedicati alla sacralità della cultura: nei musei non è raro trovare una caffetteria, un ristorante, un negozio di souvenir. In queste cattedrali del consumo si celebra forse l?ultimo culto del nostro tempo».
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