Volontariato

La Regione Toscana adotta gli ospedali di Emergency

Regione, province e comuni toscani hanno sottroscritto un protocollo d'intesa con l'associazione di Gino Strada

di Redazione

Adottare un ospedale di Emergency: è quanto si sono impegnate a fare la Regione Toscana, l’Unione regionale province toscane, l’Associazione comuni toscani, che hanno firmato un protocollo di intesa con l’organizzazione guidata da Gino Strada. Per Emergency era presente la presidente Teresa Strada, la moglie del chirurgo, in questo momento già presente nel nord Iraq. “Si tratta di un accordo importante – spiega il presidente Claudio Martini – che conferma la volontà degli enti locali della Toscana di promuovere la pace e la cooperazione ovunque nel mondo. La solidarietà è il notro modo per sostenere la pace e dire no alla guerra”. Le attività, che verranno finanziate dagli enti locali toscani, riguarderanno l’assistenza chirurgica e sanitaria alle vittime di guerra, anche attraverso la costruzione di centri chirurgici e di riabilitazione, posti di primo soccorso, centri sanitari, la fornitura di attrezzature medico-chirurgiche, la fornitura di medicinali, la formazione e l’aggiornamento degli operatori sanitari e amministrativi dei Paesi interessati. “E’ un impegno – aggiunge l’assessore regionale al diritto alla salute, Enrico Rossi – che si affianca e integra quello che ogni anno dedichiamo alla cooperazione sanitaria con i Paesi poveri o in guerra. Impieghiamo 2,6 milioni di euro l’anno per prestare cure e assistenza qui in Toscana a 250 bambini e 50 adulti che non potrebbero essere curati nei loro Paesi”. Oltre alla Regione hanno firmato il protocollo d’intesa sei province e 54 comuni della Toscana. Si tratta delle provincie di Grosseto, Firenze, Livorno, Lucca, Siena e Prato e dei comuni di Firenze, Pistoia, Prato, Siena, Empoli, Ponsacco, Pietrasanta, Bagno a Ripoli, Montespertoli, Cascina, Quarrata, Agliana, Vicchio, Pian di Scò, Cavriglia, San Giuliano Terme, Vaiano, Cortona, Pontassieve, Campi Bisenzio, Sesto Fiorentino, Buggiano, Carmignano, Montale, Pomarance, Calenzano, Pontedera, Montemurlo, Castelfiorentino, Dicomano, Rosignano, Montignoso, Gambassi Terme, Certaldo, Bibbiena, Rignano, Pergine Valdarno, Calci, Montalcino, Lari, Bibbona, Vecchiano, Foiano della Chiana, Campiglia Marittima, Piombino, S. Vincenzo, Sassetta, Suvereto, Greve in Chianti, S. Croce sull’Arno, Scandicci, Serravalle, Stazzema, Volterra, S. Quirico d’Orcia, Ponte Buggianese e Gallicano. Sono sette gli ospedali e le strutture sanitarie da adottare: si trata di quelli di Anabah e Kabul in Afghanistan, quello di Goderich in Sierra Leone, di Battambang in Cambogia, di Sulaymania e di Erbil in Iraq, e il centro di maternità di Anabah in Afghanistan. La Regione si impegna per il triennio 2003-2005 ad assegnare ad Emergency un contributo annuo minimo di 25mila euro che potrà essere integrato attraverso forniture disposte dalle Aziende sanitarie. Il versamento di somme a favore dell’iniziativa “Adotta un ospedale di Emergency” potrà essere effettuato anche da associazioni e da privati sul conto corrente n. 786213 intestato a “Emergency Toscana” presso l’agenzia di Milano, via Mengoni 2, della banca popolare dell’Emilia Romagna, ABI 5387 CAB 01600.


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