Volontariato

La radura della strega Galvana

Parto per... / Mauro Corona, alpinista e scrittore

di Sara De Carli

?Il mare è una montagna che dorme e la montagna è un oceano verticale?

A Erto, dove vive, non c?è nemmeno il nome di una via, tanto si trovano tutti. Lui ha scalato le cime di mezzo mondo, ma oggi dice che la vita che gli resta non gli basta per conoscere davvero le sue. Scultore e scrittore, ha da poco pubblicato Storie del bosco antico. Chi le ha insegnato ad amare la montagna? Mio nonno e mio padre: stiamo a Erto da sempre, io mi bagno i piedi nell?acqua rimasta dopo il Vajont. Ho imparato ad arrampicare per necessità, non per hobby, per cercare camosci da mangiare. Qual è il suo segreto? La misteriosità: la montagna la vedi, ma non la conosci mai tutta. Il suo fascino è la limpidezza, e la sua pretesa la fatica: non è roba per burattini. Cosa detesta dei montanari improvvisati? La diseducazione. Partono con lo stile dell?uomo che non deve chiedere mai e coprono di urla i sussurri della montagna. Non si può ridurre tutto a mercato. Qual è la montagna più bella? Non c?è. Io ho delegato quella della mia infanzia, il monte Duranno, a essere la mia. Amo Casera Galvana, in Val Zemola, dove la strega Galvana è stata uccisa da un innamorato respinto: è una radura che trattiene le voci del passato.

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