Sostenibilità

La qualità non stia solo nei numeri

Csv, il report 2005/ Le prossime sfide. Di Marco Granelli, presidente di Csv.net

di Redazione

I traguardi raggiunti dal sistema dei Centri di servizio al volontariato e raccontati in questo Report 2005, indicano però anche le sfide da porsi per i prossimi anni. Innanzitutto si tratta di rendere accessibili i servizi a quelle realtà che non ne hanno usufruito, cogliendo il significato del mancato accesso. Nonostante le organizzazioni che hanno usufruito del servizio dichiarino all?Istat di essere generalmente soddisfatte, si tratta di capire se i servizi prestati siano realmente adeguati a tutti i bisogni di tutto il volontariato, ma anche se esistono impedimenti o comunque frapposizioni di vario genere che riducono il numero degli accessi. L?accessibilità ai servizi induce però un?ulteriore riflessione: per un soggetto come i Csv basta attendere le associazioni o si tratta di individuare modalità per promuovere e animare un processo di maggiore consapevolezza da parte del volontariato del proprio ruolo, delle proprie competenze, dei propri bisogni? Ad esempio l?area della promozione della partecipazione del volontariato ai luoghi di concertazione delle politiche settoriali con le istituzioni, come ad esempio i tavoli della legge 328/00 e dei Piani di Zona, evidenzia come spesso si tratta certamente di indurre l?istituzione ad aprirsi alla collaborazione con il volontariato nella costruzione della programmazione del welfare locale, ma spesso si tratta anche di rendere consapevole il volontariato, tutte le associazioni che questo tipo di attività, di partecipazione alla programmazione delle politiche sociali è un dovere del volontariato, e non come molti pensano una occasione per accedere a convenzioni o contributi, oppure per partecipare se richiesti e se rimane del tempo oltre alla quotidiana attività. Si tratta allora di individuare per i Csv modalità di azioni per promuovere consapevolezza di ruolo ed esperienze concrete di attivazione e partecipazione, soprattutto delle piccole realtà. Le sfide per il futuro sono molte, qui ci preme ricordare quella del miglioramento continuo della qualità del sistema dei Csv. Una qualità che non sta solo nei processi o nello studio delle singole prestazioni. La qualità che origina dalla consapevolezza e capacità del volontariato italiano di dotarsi e di governare propri strumenti di sostegno, qualificazione e sviluppo. La capacità dei rappresentanti del volontariato italiano di individuare aree di bisogno. La capacità della struttura di risorse umane che costituiscono l?ossatura dei Csv, di interpretare queste linee di indirizzo e di trasformarle in azioni concrete e adeguate, per rispondere meglio alle necessità e non per reiterare azioni e strumenti, ma utilizzare questi quasi come una ?cassetta degli attrezzi? a disposizione dello sviluppo. Per questo la produzione dei rapporti sull?attività dei Csv, dei necessari approfondimenti, e la sua interazione con altre indagini simili diviene fondamentale.


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