Economia

La qualità della risposta

Parla la psichiatra Mirella Ruggeri: «Esperienza unica perché misura gli effetti ed è flessibile»

di Francesco Agresti

Con il Progetto di salute mentale di Cgm si introducono processi in grado di misurare la qualità e i progressi di ogni paziente». Mirella Ruggeri, docente di psichiatria all?università di Verona, ha un esperienza decennale avendo lavorando presso il servizio psichiatrico Verona Sud dalla fine degli anni 80. Vita: Dov?è la novità? Mirella Ruggeri: Alcuni principi di fondo che vengono applicati in altri ambiti da anni ma che sono stati sperimentati nel nostro, unico caso al mondo, nel servizio psichiatrico Verona Sud. Vita: E cioè? Ruggeri: Non è stata mai posta l?attenzione nella misurazione dei fenomeni e la loro trasformazione in informazioni strutturate da poter utilizzare per confronti. Il secondo aspetto è relativo alla condizione del paziente intesa non solo dal punto di vista clinico, ma anche delle abilità e dei bisogni ai fini di un completo reinserimento sociale. Finora, inoltre, le valutazioni venivano fatte solo dai medici mentre con Cgm si instaurerà una sorta di ?trialogo? tra medici, paziente e famiglia, un confronto in cui ognuno potrà esprimere senza timore il proprio giudizio sulla terapia e sui progressi. Vita: In questo modo si introducono i sistemi di qualità? <>Fatte le debite proporzioni è proprio quello che Cgm cercherà di fare. Monitoraggio costante attraverso la partecipazione di tutti i soggetti interessati e modifiche conseguenti. Il progetto prevede inoltre la misurazione della soddisfazione dei servizi e i giudizi saranno frutto delle considerazioni dei familiari e dei pazienti. L?esperienza ha messo al centro del sistema le persone che soffrono, calibrando gli interventi sulla base delle segnalazioni dei soggetti interessati, a diverso titolo, al problema mentale.


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