Politica

La Puglia di Vendola “gira” i regali al non profit

I doni di rappresentanza sopra i 200 euro saranno destinati a iniziative umanitarie

di Francesco Dente

La Puglia prova a mettere ordine in materia di doni o benefici che possano interessare i componenti della Giunta Regionale. E fa spazio al non profit.

L’organo presieduto dal Governatore Nichi Vendola ha stabilito che i doni di rappresentanza il cui valore in denaro sia superiore ai 200 euro che possono essere destinati alle sedi ufficiali o di rappresentanza restano nella disponibilità della Regione Puglia. I restanti doni di valore superiore alla soglia dei 200 euro, invece, saranno destinati dal Presidente e dai componenti della Giunta Regionale a iniziative aventi finalità umanitarie, caritatevoli, di assistenza e beneficenza. La delibera prevede inoltre che «nel caso in cui il Presidente della Giunta, il Presidente del Consiglio e gli Assessori intendano trattenere personalmente un dono di rappresentanza il cui valore ecceda l’importo indicato, versano all’amministrazione ricevente la somma di denaro pari alla differenza tra il valore stimato del bene e 200 euro».

I doni di rappresentanza, questo un altro passaggio del testo, saranno inventariati in un apposito registro contenente la descrizione del bene, l’indicazione del donatore, la stima effettuata, la data e il motivo della consegna, la destinazione effettuata. Il registro, pubblico, sarà disponibile nel sito istituzionale.

Spetterà alla struttura organizzativa competente in materia di Patrimonio della Regione Puglia effettuare la stima del valore economico del dono di rappresentanza.

Restano esclusi tuttavia gli oggetti che si riferiscano a decorazioni o insegne o distinzioni onorifiche o cavalleresche o di benemerenza attribuiti da Sovrani, Capi di Stato, Governi o da altri soggetti che, in ambito nazionale e internazionale, rivestano ruoli di alta rappresentanza istituzionale.

La delibera interviene anche sugli altri doni o benefici eventualmente offerti in altre situazioni connesse al ruolo di membro del Governo regionale. A tal fine decreta che il Presidente e gli Assessori regionali «non accettano, per sé o per altri, neanche in occasione di festività, regali o altre utilità, salvo quelli di valore inferiore a 200,00 euro, da soggetti che abbiano tratto o comunque possano trarre benefìci da decisioni inerenti la loro attività istituzionale o, in alternativa, li destinano ad iniziative aventi finalità umanitarie, caritatevoli, di assistenza e beneficenza».

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