Non profit

La Provincia di Bolzano lancia il primo bando ‘fai da te’

Per il 2012, a meno di sorprese, non uscirà nessun bando ufficiale di Scn, Servizio civile nazionale. Per andare incontro ai giovani e non perdere il loro apporto virtuoso, l'ente autonomo bolzanese si organizza in proprio

di Daniele Biella

Chi fa da sé fa per tre: la Provincia di Bolzano lancia, per la prima volta, un bando per volontari in Servizio civile da inserire in progetti di enti non profit che operano a livello provinciale. Il motivo? “La mancanza di risorse finanziarie a livello nazionale, che per quest’anno non garantisce il bando per il Scn, Servizio civile nazionale”.

L’Ufficio affari di gabinetto della Provincia bolzanese ha già pubblicato il bando sul sito ufficiale (cliccare qui per scaricare la modulistica), la cui data di scadenza è lunedì 17 settembre 2012: “vi possono accedere le organizzazioni che svolgono un’attività continuativa da almeno tre anni, possiedono capacità organizzativa e possibilità d’impiego proporzionate ai progetti ed interventi previsti e che sono accreditati all’albo provinciale”, si legge nella nota, che poi elenca i settori in cui i giovani tra i 18 e i 28 anni (residenti stabile in provincia di Bolzano e in possesso della cittadinanza italiana o di un altro stato membro della Ue) potranno prestare servizio: “assistenza sanitaria e sociale; reinserimento sociale nonché altri interventi di carattere sociale, in particolare interventi di emergenza; educazione, servizio giovani e promozione culturale; tutela del patrimonio ambientale ed artistico; protezione civile; tutela dei diritti dei consumatori e degli utenti; cooperazione allo sviluppo ed interventi di pacificazione tra i popoli; attività di tempo libero e di educazione sportiva”.

C'è una novità rispetto ai criteri dei bandi dell’Unsc (Ufficio nazionale servizio civile, unificato da poco con il dipartimento per le politiche giovanili), i progetti per la chiamata provinciale, oltre a contenere una descrizione dettagliata delle attività e dei ruoli dei volontari, dovranno già indicare i loro nomi, ovvero al momento della domanda dovranno avere già selezionato gli idonei al servizio (nel bando nazionale ciò avviene una volta che l’Unsc ha approvato i progetti degli enti). Non cambia invece il compenso, che viene erogato nella forma di un rimborso spese mensile netto di 433,80 euro. “Inoltre i giovani ricevono (ai sensi della legge provinciale n. 7 del 19 ottobre 2004) l’indennità di bilinguismo qualora siano in possesso dell’attestato prima di prendere servizio”, fa sapere la Provincia. La durata del servizio civile provinciale è di 12 mesi e ai volontari spettano 20 giorni di permesso.

Un ultimo aspetto del bando riguarda il riconoscimenti di crediti formativi: “l’anno di servizio civile volontario può valere come credito formativo o tirocinio nell’ambito dell’istruzione o della formazione professionale, ai fini del compimento di periodi obbligatori di pratica professionale o di specializzazione, previsti per l’acquisizione dei titoli necessari all’esercizio di specifiche professioni o mestieri”, comunica l’Ufficio di gabinetto provinciale. “Anche le università possono riconoscere crediti per attività formative prestate nel corso del servizio”.


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