Economia

La protesta si allarga

L'iniziativa di Coldiretti per salvare 70mila allevamenti

di Redazione

La mobilitazione dei pastori della Coldiretti si estende a tutte le regioni interessate con incontri territoriali ed iniziative sul piano politico-istituzionale e su quello del mercato per salvare dalla crisi i 70mila allevamenti italiani dove sono allevate quasi 7 milioni di pecore. Lo ha deciso il vertice convocato a Roma dalla Coldiretti al quale hanno partecipato i massimi rappresentanti della principale organizzazione degli imprenditori agricoli della Sardegna, della Toscana, del Lazio, della Sicilia, dell’Umbria e delle altre Regioni interessate. I ritardi e le debolezze sul piano istituzionale – denuncia la Coldiretti – stanno lasciando spazio a comportamenti speculativi a livello industriale che mettono a rischio la stabilità sociale di interi territori. In Sardegna, dove si produce quasi la metà del latte di pecora, che – spiega la Coldiretti – vengono riconosciuti agli allevatori 60 centesimi di euro al litro ben al di sotto dei costi di produzione e su valori inferiori del 25 per cento rispetto a due anni fa, mentre la carne di agnello deve subire la concorrenza sleale delle produzioni estere che vengono spacciate come nazionali per la mancanza dell’obbligo di indicare in etichetta l’origine a differenza di quanto avviene per la carne bovina. La produzione media di latte per pecora è di circa cento litri all’anno con una produzione nazionale complessiva che – conclude la Coldiretti – è di 7 milioni di quintali. La prima regione di allevamento in Italia è la Sardegna con 3 milioni di quintali, Sicilia con 700mila quintali, il Lazio con 600mila, la Toscana con 500mila.

Vuoi accedere all'archivio di VITA?

Con un abbonamento annuale potrai sfogliare più di 50 numeri del nostro magazine, da gennaio 2020 ad oggi: ogni numero una storia sempre attuale. Oltre a tutti i contenuti extra come le newsletter tematiche, i podcast, le infografiche e gli approfondimenti.