Cultura

La protesta dei celiaci: «Siamo più esposti al rischio ogm»

I soggetti affetti da celiachia possono curarsi solo seguendo una dieta priva di glutine e sono quindi fra i più esposti al rischio ogm perché si nutrono di mais e soia

di Gabriella Meroni

Ha suscitato sconcerto e molta apprensione presso i vertici dell?Associazione Italiana Celiachia, la notizia apparsa sui mezzi di informazione circa il sequestro in Sicilia di biscotti per l?infanzia privi di glutine contenenti tracce di soia geneticamente modificata.

La preoccupazione è molto alta poichè i soggetti celiaci possono curarsi esclusivamente seguendo una ferrea dieta alimentare priva di qualsiasi traccia di glutine e sono quindi fra i più esposti al rischio ogm, in quanto mais e soia, alla base di qualsiasi dieta ?gluten free?, sono le colture più soggette a manipolazioni genetiche.

La cautela poi è d?obbligo anche perchè questo prodotto, così come molti altri autorizzati e inclusi dal Ministero nella fascia dei dieto-terapeutici, è compreso in un Prontuario A.I.C. dei prodotti senza glutine, che viene periodicamente aggiornato e trasmesso ai soci.

– Stiamo seguendo con molta attenzione la vicenda e ci auguriamo che tutto si risolva presto, con serietà e nel massimo rispetto per i consumatori – ha sostenuto il presidente di A.I.C. Adriano Pucci, commentando ?a caldo? la vicenda – e la nostra Associazione intraprenderà qualsiasi azione dovesse essere ritenuta opportuna a tutelare la salute e la qualità della vita dei celiaci italiani.

Questa notizia – ha proseguito Pucci – è comunque un brutto segnale per chi soffre di queste intolleranze alimentari (35.000 i diagnosticati e oltre 350.000 i non diagnosticati), che conferma una volta di più la necessità di un monitoraggio governativo strutturato, che garantisca il rispetto dei requisiti per l?ammissione dei prodotti nell?elenco dei dieto-terapeutici autorizzati, ma che valuti anche criticamente la qualità generale di tutti i componenti di questa particolare e delicata filiera. –

Il sito dell?Associazione, www.celiachia.it, provvederà a segnalare on line tutti gli sviluppi del caso

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