Famiglia

La preoccupazione di Unicef per i bambini

Raccolti finora solo 2,6 milioni di dollari rispetto ai 13 necessari

di Redazione

Unicef esprime preoccupazione per i ripetuti scontri in Libia e il loro impatto sui bambini. «I combattimenti in corso in Libia stanno esponendo i bambini ad una situazione di alto rischio», ha detto Shahida Azfar, direttore regionale Unicef per il Medio Oriente e il Nord Africa. «Il loro diritto all’istruzione, al gioco, alla salute e persino alla sopravvivenza sono in grave pericolo». Le scuole sono infatti chiuse da più di sei settimane.

La situazione dei lavoratori migranti rimane incerta. Il numero dei lavoratori e delle loro famiglie che sono fuggite nei paesi limitrofi è in aumento. Attualmente ci sono 650 bambini nei campi di transito, nel sud della Tunisia e 450 al confine di Salloum con l’Egitto. Solo due settimane fa, erano solo 120 bambini sul lato del confine tunisino e 80 su quello egiziano.

L’ Unicef sta fornendo assistenza umanitaria alle popolazioni bloccate alla frontiera nei settori che riguardano: acqua, servizi igienico-sanitari, salute, sostegno psico-sociale e sviluppo della prima infanzia. In Libia, lavorando con i partner sul campo, l’Unicef ha distribuito kit sanitari di emergenza per coprire il fabbisogno di 60.000 persone. Ulteriori aiuti Unicef sono disponibili anche sul confine tunisino ed egiziano per soddisfare le crescenti esigenze umanitarie in Libia
Nell’ambito del Regional Flash Appeal delle Nazioni Unite, l’Unicef ha lanciato alcune settimane fa un appello di raccolta fondi per 13 milioni di dollari per rispondere ai bisogni immediati di donne e bambini, raccogliendo fino ad ora soltanto 2,6 milioni. «L’Unicef esorta tutti i donatori ad aiutarci per fare in modo che i bambini colpiti dalla situazione in Libia possano ricevere tutto il sostegno che meritano» ha detto Azfar.


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA