Non profit

La porno-beneficienza? Io l’accetterei

L’associazione Gigi Ghirotti: «Siamo disponibili»

di Lorenzo Alvaro

Continua la querelle sul gran rifiuto dell’ospedale Gaslini di Genova  ai fondi  della Hot Star Team, la “nazionale” dei porno attori, di cui fra gli altri fa parte Rocco Siffredi.

La formazione aveva dichiarato, per bocca del proprio referente Claudio Arciola l’intenzione di sostenere, attraverso le partite benefiche, l’ospedale pediatrico genovese.

A stretto giro di posta, con una telefonata proprio ad Arciola, il nosocomio aveva  fatto sapere di non essere interessato per motivi di opportunità. Il rifiuto è così sbarcato sui quotidiani e messo alla gogna mediatica dal fondatore del club a luci rosse, “scandalizzato” dalla scelta dell’istituto.

Nel mezzo della bufera si è fatto avanti il professor Franco Henriquet, presidente dell’Associazione Gigi Ghirotti che a Genova gestisce un hospice molto noto, dichiarandosi disponibile a ricevere i fondi. «Partendo dal presupposto che nessuno è obbligato a ricevere beneficenza e che era nelle possibilità del Gaslini rifiutare l’offerta, noi non avremmo rifiutato» spiega Henriquet a Vita.it, «Questo perchè non c’è nulla di illegale nel porno. Se fossero soldi frutto di attività criminale o mafiosa certamente saremmo i primi a evitare, ma non è questo il caso».    

A questo punto però si apre un giallo perchè a quattro giorni dalle dichiarazioni del presidente l’associazione non ha ricevuto nessun feedback da Hot Star Teram, da Arciola o da un qualunque esponente della selezione a luci rosse. «La mia partecipazione alla questione si è limitata ad un commento», sottolinea Henriquet, «ma non ho mai sentito nessuno né ricevuto offerte. Tra noi e loro non c’è stato nessun tipo di rapporto o accordo».

A questo punto sorgono alcune domande.

Perchè dopo la dichiarazione della Ghirotti nessuno li ha contatti? Nell’affaire Gaslini il punto centrale sembrava essere la fretta di trovare un interlocutore. È cambiato qualcosa? Per non tenere conto del fatto che ad oggi rimangono ancora ignoti le date dei match, gli avversari, la somma che la squadra intende raccogliere e, come già detto, i destinatari.

In molti cominciano a pensare  che quella degli attori sia stata tutta una boutade, la scelta del Gaslini fatta ad arte per creare un caso e tutta l’operazione ”solidarietà dal porno” una grande macchina pubblicitaria gratuita.

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