Welfare
La Polonia restringe le adozioni internazionali
Negli ultimi mesi l'Autorità centrale polacca ha rifiutato il consenso all'adozione per minori per cui il Centro Adottivo Cattolico di Varsavia aveva dato parere favorevole. Questi minori non saranno più adottabili, dice il governo alla CAI, comunicando inoltre una restrizione delle adozioni internazionali
di Redazione
La Polonia restringe le adozioni internazionali, privilegiando le adozioni nazionali, nella convinzione che sia possibile trovare in Polonia famiglie adottive o un ambiente familiare sostitutivo. È questa la risposta che il Ministero della Famiglia e del Lavoro e delle Politiche sociali della Polonia ha inviato alla Commissione Adozioni Internazionali, che aveva chiesto spiegazioni in merito ai numerosi dinieghi ricevuti negli ultimi mesi da alcune famiglie adottanti instradate in Polonia. Le famiglie avevano ricevuto parere favorevole all’abbinamento con minori polacchi da parte del Centro Adottivo Cattolico di Varsavia ma successivamente, dopo diversi mesi di attesa, il Ministero in qualità di Autorità centrale polacca non aveva concesso il consenso al proseguimento della procedura adottiva. Ne dà comunicazione la Cai sul proprio sito. Per tutti i minori per cui il Ministero della Famiglia e del Lavoro e delle Politiche sociali ha nei mesi scorsi rifiutato il consenso, ci sarà inoltre la revoca dell’adozione internazionale.
La Cai in conseguenza di ciò ha invitato gli enti operanti in Polonia «a non accettare nuovi incarichi da parte di coppie che intendono adottare in Polonia e a non depositare nuovi fascicoli», assicurando «l’attivo interessamento, anche attraverso i canali diplomatici, per porre in essere le azioni finalizzate ad una possibile soluzione della vicenda nell’interesse primario dei minori in stato di abbandono e delle famiglie italiane che da tempo attendono di realizzare il loro progetto di adozione». Gli enti italiani operativi in Polonia sono sei: Il conventino, Brutia, Gruppo di volontariato solidarietà, La cicogna, NAAA, NADIA. Nel 2016 la Polonia è stato il secondo paese d’origine per i minori adottati in Italia, con 181 ingressi e nel 2017 con 95 ingressi è stato il quinto paese.
FOTO DI © MARCO VACCA/SINTESI POLAND – WARSAW
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