Sostenibilità
La piega è più bella se è a basso consumo
I 105 "Saloni Nature" degli ecoparrucchieri italiani
Tutti gli eco-nodi vengono al pettine: tra una piega e un carré, un taglio e un bigodino, i professionisti dei capelli strizzano l’occhio alla tutela dell’ambiente. Complice, il progetto lanciato da L’Oréal Professionnel e Federparchi, giunto quest’anno alla seconda edizione, per la nascita in Italia dei saloni ecologici, parrucchieri dal cuore verde che utilizzano i prodotti naturali a marchio Série Nature della casa cosmetica, ma soprattutto si impegnano a neutralizzare le emissioni inquinanti della loro attività: in parte adottando un codice di autodisciplina per il risparmio idro-energetico, in parte sposando i progetti di riforestazione della campagna «Parchi per Kyoto», firmata da Federparchi, Kyoto Club e Legambiente.
Il programma di formazione/informazione, messo in pista nel 2009, ha già incassato l’adesione di 105 Saloni Nature sparsi in tutto il Paese, dal Piemonte (15 saloni) alla Sicilia (8). Coinvolti dapprima nell’analisi dettagliata dei consumi, grazie ai tecnici di AzzeroCO2, e in seconda battuta nell’adozione di un «Manuale delle buone pratiche», un vero e proprio decalogo dell’eco-parrucchiere per tenere a bada gli sprechi d’acqua e di elettricità. Consigli semplici ma efficaci che permettono, ad esempio, di risparmiare, con lampadine a basso consumo, fino all’80% dell’energia usata per l’illuminazione, o il 66% dell’acqua impiegata nei lavaggi (fino a 356mila litri l’anno), applicando i rompigetto ai rubinetti. Di più: i professionisti Nature spengono phon, caschi e piastre nei momenti morti; utilizzano borse per la spesa in carta o tela al posto della plastica, e fanno scrupolosamente la raccolta differenziata.
L’accordo rinnovato anche quest’anno tra L’Oréal e Federparchi rilancia inoltre un duplice obiettivo: accrescere il network dei saloni ecologici reclutandone altri 100 nel corso del 2010; parallelamente compensarne le emissioni, finanziando un progetto di riforestazione su un terreno di cinque ettari nella riserva naturale di Diaccia Botrona, provincia di Grosseto: 1.200 alberi piantumati – questo l’impegno assunto nel 2009 da L’Oréal – per neutralizzare la CO2 prodotta dai primi 105 parrucchieri Nature; più tutti quelli necessari a compensare le new entries del 2010. «Un recupero importante per una foresta di pianura – generalmente quelle più a rischio di urbanizzazione – che è una vera e propria banca della biodiversità: preziosa sia per la ricchezza dell’ecosistema sia per l’ubicazione», dice Giampiero Sammuri, presidente di Federparchi.
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