Non profit

La piccola grande disavventura di Osvaldo

La spiacevole vicenda di una persona diversamente abile.

di Franco Bomprezzi

“Volevo solo ripararmi dalla pioggia sotto una tettoia della pompa di carburante per qualche minuto. Mi hanno cacciato dicendo che occupavo il posto delle auto”: così Osvaldo, una persona disabile di 67 anni, che vive nella prosperosa Marca trevigiana, racconta al giornale locale la sua disavventura. In carrozzina elettrica, sorpreso dall?improvviso acquazzone, è convinto che nessuno abbia da ridire se con il suo mezzo – che purtroppo non ha bisogno di un rifornimento di carburante – si ripara per qualche minuto sotto l?ampia tettoia di un distributore di benzina. E invece gli viene detto di andarsene, per non ingombrare lo spazio destinato alle automobili. Lui non reagisce, si sente ferito, se ne va. Affronta un chilometro sotto la pioggia, arriva a casa, nel comune di Santa Lucia, fradicio. Il giorno dopo decide di andare dai carabinieri e presenta un esposto per quanto gli è capitato. Di qui la notizia. Il meccanismo della comunicazione giornalistica, infatti, prevede che esista un fatto documentato per poterne parlare con la dovuta evidenza. All?inizio ho pensato: è un?esagerazione, andare dai carabinieri per un atto di insensibilità e di maleducazione. Poi mi sono detto: quante situazioni come quella di Osvaldo si verificano tutti i giorni, sotto gli occhi della gente, senza che qualcuno reagisca? In questo glorioso e progressivo 2003, quanti sono gli Osvaldo che subiscono piccole o grandi angherie senza reagire, o meglio, sentendosi, come lui, feriti nell?orgoglio, ma nello stesso tempo convinti di non poterci fare assolutamente nulla? Temo che siano tanti. Temo che esista una frattura fra i grandi discorsi di civiltà, di principi, di leggi, di circolari, di finanziamenti, di convegni, e la vita minuta ma concreta delle persone, delle singole persone con disabilità. Se un benzinaio non ritiene un gesto di normale umanità consentire a una persona disabile di ripararsi dalla pioggia, significa che alle sue orecchie non è arrivato nessun messaggio, nessuna parola chiara. Per lui quella carrozzina è un intralcio, e l?omino che vi è seduto sopra è solo un anziano invalido che fa perdere i clienti.


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