Famiglia

La piccola Gofaran sarà operata in Italia

Grazie al contingente italiano a Nassiriya, Gofaran Raad Abas Al Musawi, una bambina irachena di due anni e mezzo affetta da estrofia vescicale, e' partita sabato insieme ai genitori per essere sotto

di Carmen Morrone

Una storia di umanita’ e solidarieta’ iniziata il 18 ottobre scorso quando il padre e la madre di Gofaran, Raad al Musawi e Shamahmmd, 36 e 27 anni di Nassiriya, si sono presentati alla reception del Cimic Centre, unita’ del contingente italiano responsabile della cooperazione civile-militare, richiedendo l’aiuto degli italiani per curare la figlia. Il Capitano di Corvetta Giuseppe Caminita, responsabile sanitario del Cimic, e’ stato il primo ad accogliere l’appello della famiglia irachena e ha subito richiesto una consulenza specialistica al sottotenente Giovanni Tedesco, ufficiale volontario della Croce Rossa Italiana all’ospedale militare da campo Role 2 di Camp Mittica e chirurgo pediatra al Santobono di Napoli. Il dottor Tedesco, dopo alcuni accertamenti sulle condizioni della bambina, effettuati anche attraverso un collegamento di telemedicina con l’ospedale militare del Celio a Roma, ha diagnosticato una estrofia vescicale, guaribile solo attraverso un difficile e delicato intervento di ricostruzione plastica presso una struttura ospedaliera in Italia; l’intervento, anche in considerazione delle cattive condizioni igieniche in cui vive la bambina, e’ indispensabile per salvare la vita a Gofaran. Mentre la piccola inizia le prime medicazioni al Role 2, dove e’ seguita attentamente tre volte alla settimana dall’equipe medica dell’ospedale militare e dal dottor Tedesco, si attivano contemporaneamente e con grande umanita’ tutti i canali necessari per consentire il viaggio in Italia: Raad, il padre di Gofaran, ottiene i passaporti ed una dichiarazione del Dipartimento della Sanita’ che certifica l’impossibilita’ di curare la bimba nelle strutture ospedaliere irachene; l’ospedale pediatrico Santobono di Napoli, grazie all’interessamento del dottor Tedesco gia’ rientrato in Italia da alcune settimane, offre la propria disponibilita’ per effettuare l’intervento; la casa di accoglienza Opera don Calabria del Gran Trionfo assicura vitto e alloggio alla coppia irachena durante il periodo di degenza della figlia; la Croce Rossa Italiana si offre per coprire le spese dell’intervento. Intanto il political advisor del contingente militare, Stefano De Leo, ottiene per la famiglia irachena i visti sui passaporti. Sabato mattina, Santa Barbara, e’ stato il giorno della speranza per la piccola Gofaran: la bambina con i genitori e’ salita su un C-130 J dell’Aeronautica Militare ed e’ volata in Italia.


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