Cultura

La perfezione di Ananova o la passione di Nuria?

L’informazione del 2000 al bivio, tra una anchorwoman virtuale e una giovane giornalista non vedente

di Redazione

Giornalista in 3D studiata per piacervi Segni particolari: bellissima. Non c?è che dire. Un metro e settantacinque di giornalista occhi verde smeraldo, labbra carnose ma non troppo e capello ?tattico? che incornicia un viso perfettamente simmetrico, in tv e su Internet, non si erano mai visti. Invece Ananova debutterà in Rete il 19 aprile prossimo, come conduttrice del primo telegiornale virtuale del mondo. Le dolci fattezze della webcaster più attesa del momento sono in realtà uno studiatissimo collage dei visi più belli e più seguiti del panorama artistico e dell?informazione internazionale – dall?elegantona Victoria Adams delle Spice Girls alla mezzobusto inglese Carol Vorderman – assemblati con chip, software e sintetizzatori vocali dalla Pa New Media. L?azienda inglese oggi ribattezzata ?Ananova Limited? che dopo anni di lavoro ha messo al mondo, anzi, sul web, Ananova. La prima giornalista virtuale in 3D che si muove, parla, cambia espressione e tonalità di voce a seconda dell?importanza della notizia come una anchorwoman in carne e ossa. E forse, per la felicità del suo editore, che alla webgiornalista non deve neppure pagare i contributi. Tra i contenti annunciati, probabilmente, anche Pierluigi Celli, direttore generale Rai, pronto a ringraziare il ?dio Internet? se farà sparire i giornalisti e, tanto meglio, anche il loro Ordine. Ananova non fa scioperi né ferie, lavora ventiquattro ore al giorno, salta il pranzo, il trucco e il parrucchiere. Possibile? Già perché, estetica a parte, dove finisce la gavetta di ogni buon giornalista? Chi darà alle Ananove prossime venture, emozioni, esperienze di vita, incontri e sofferenze, insomma ciò che costruisce un giornalista vero? Fuori moda: a 28 anni, Ananova ?è già nata imparata?. Tutto quello che le serve, dalle fonti di informazioni per costruire il suo webnotiziario, alle mosse e posture da perfetta ?Lilli Gruber?, è ben custodito nel software che la fa funzionare sul sito Internet www.ananova.com. Dove gli internauti di tutto il mondo potranno chiederle, a qualunque ora del giorno e della notte, un notiziario personalizzato dal taglio economico, sociale, sportivo, di costume o improntato sulla tecnologica. Il tutto corredato da un servizio di informazione via e-mail che consentirà ad Ananova di avvertire i suoi webascoltatori quando è arrivata una notizia interessante via posta elettronica o direttamente sui cellulari Wap. Non solo, entro il 2000, si legge nel sito, Ananova potrà leggere il suo notiziario direttamente dal display di cellulari e computer portabili. Insomma, una star che più vicina al pubblico non si può. Studiata nel dettaglio per piacere sia agli uomini sia alle donne ed essere sempre in linea con gli ultimi trend. Prova ne sia che, i suoi hobby, frutto probabilmente di accurate ricerche di marketing, non scontentano nessuno: preferisce la musica degli Oasis, guarda la televisione solo per Bart Simpson, è single e – assicura su Internet il suo ?voice coach? personale Nicky Crash – parla un inglese chiaro e comprensibile da tutti. Tutti tranne i sordi, per cui i progressisti creatori della perfetta, bellissima, eterea, professionale, ammiccante, rassicurante e simpatica Ananova, non hanno previsto sottotitoli né altre facilitazioni. Una distrazione dell?ufficio marketing? Gli occhi del coraggio fanno audience Quando i medici le dissero, all?età di 11 anni, che di lì a poco sarebbe entrata nel buio più totale, i suoi genitori furono i primi a scoraggiarsi. Nuria no. Perché da quel momento sarebbe iniziata la parabola ascendente della prima conduttrice non vedente d?Europa, Nuria del Saz, una ragazza bionda e accattivante che deve la sua fortuna, forse, anche a quell?handicap che i suoi genitori maledirono con ferocia. Oggi che di anni ne ha 25, Nuria è una giornalista affermata, una delle anchorwoman più amate della Tv spagnola. Tutto inizia nel 1998 quando il direttore dell?emittente ?Canal 2 Andalucia? la invita a una sua trasmissione televisiva e, subito dopo, la chiama per fare un provino. Quello che sin da bambina lei considerava un sogno, si stava per realizzare: diventare giornalista. «Ma la cosa più sorprendente di tutta questa vicenda», ama sottolineare Nuria, «è il fatto che sono stata chiamata a condurre il telegiornale di fine mattinata non certo per il mio handicap, ma esclusivamente per le qualità giornalistiche che avevo maturato nel corso degli anni». Nuria, infatti, appena scoperta la sua malattia alla retina, decide di vivere la cecità non come una vittima: per 5 anni, anima il programma di una radio locale che tutti gli adolescenti di Siviglia ascoltano. In questo periodo, inoltre, la giovane giornalista perfeziona la conoscenza delle lingue, impara il metodo Braille e incontra Rafa, il ragazzo che è attualmente il suo fidanzato, la persona che la segue fedelmente in tutte le sue vicende. Fino al grande balzo in tv. All?inizio la redazione era piuttosto incredula. Tutti si davano da fare per aiutare Nuria, sottraendo così tempo prezioso al proprio lavoro. Oggi, invece, la giovane conduttrice andalusa è completamente autonoma. Si muove all?interno degli studi grazie a un bastone bianco, di quelli utilizzati dai non vedenti, usa un computer appositamente adattato con una tastiera Braille e una stampante speciale dalla quale escono fogli solo in apparenza bianchi: le notizie che vi sono impresse sono quelle che la stessa Nuria ha preparato e che solo le sue mani esperte sanno riconoscere. È lei stessa a scrivere i suoi pezzi: la giovane giornalista batte i suoi testi ?su misura?, tenendo conto del modo in cui leggerà le notizie in diretta, spaziando le parole che vorrà sottolineare nella lettura. Non le sfugge nessun lancio d?agenzia, né tantomeno il lavoro dei suoi colleghi, sempre grazie alla sofisticata apparecchiatura che ha a disposizione. Se poi c?è una notizia urgente da dare in diretta, la conduttrice non si lascia prendere dal panico e improvvisa tranquillamente. «Quando lancio i servizi», ci racconta Nuria «mi sento invasa da un?ondata d?immagini». Non sono gli occhi l?unica finestra sulla realtà. Oggi Nuria è una giornalista di successo. Grazie o nonostante il suo handicap? Non importa: il grande numero di lettere che ogni giorno arrivano in redazione indirizzate a lei, la incoraggiano. Che sia stata la sua bravura o la curiosità dei telespettatori a incrementare sensibilmente l?audience, resta il fatto che la scommessa della direzione di ?Canal 2 Andalucia? è stata vinta. E anche Nuria è felice: sa che non può essere la cecità a fermare la sua straripante voglia di vivere e la sua innata passione per il giornalismo.


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