Sostenibilità

La patria dei norcini dà le perle ai porci

CASTIGAPIATTI.Di Paolo Massobrio

di Redazione

Marzo è cominciato bene: un viaggio a Norcia, nel cuore della Valnerina, ricca di tartufo nero, il pregiato nero di Norcia alla quale era dedicata la 45esima sagra; ma anche del prosciutto e dello zafferano (che però è di Cascia).

Per chi arriva dal Nord, Norcia è come un viaggio dentro al mito di uno dei paesi che ha dato origine al padre dell?Europa – san Benedetto – la cui statua bianca è al centro della piazza, attorniata da chiese antiche e palazzi nobili. Ora, si deve anche ai benedettini la tecnica di conservazione delle carni, da cui i prosciutti. I celebri ?norcini? hanno origine qui, ma ciò non giustifica che durante i giorni della sagra i cartelli dei salumi siano sul portone di una chiesa antica, o che alla reception di un albergo a quattro stelle non sappiano dirti gli orari delle messe la domenica mattina. E dire che è Norcia, dove qualche chiesa c?è.

Macchè, neppure il vigile della locale polizia municipale sa dirti dove si trova la chiesa tal dei tali, che poi è un convento di clarisse dove sono conservate le spoglie della beata Lucia da Valcadara. Uno dice, la televisione: già, deve aver annebbiato la mente generale. Mi rincuora solo la ricetta delle penne alla Norcina, fatte con soffritto di olio e di guanciale su cui saltare la pasta. Ma attenzione, al momento del salto si aggiunga un poco di ricotta fresca, sale, pepe e pecorino gratuggiato. Questa procedura rende giustizia a un piatto rispetto al quale il sindaco Alemanno deve procedere a deliberare la De.Co. (denominazione comunale), giacché, in certi casi, è diventato sinonimo di un?accozzaglia di ingredienti. Invece le penne alla Norcina segnano l?identità di un paese, che dovrebbe anche interrogarsi su quella statua bianca, simbolo di una civiltà da cui è partito tutto. Eppure sembra come quella statuetta del presepe napoletano col pastore che dorme, perché anche se accade un evento epocale lui ha la testa rivolta da un?altra parte e non s?accorge di nulla. Ora, essendo a Norcia, c?è più di un rischio… di dare le perle ai porci.

Per saperne di più: www.valnerinaonline.it


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