La Pasqua è una ricorrenza dai molteplici significati, non solo religiosi, mi sembra comunque doveroso parlarne nel mio blog. È un evento importante per l’umanità e noi sclerotici viviamo in un modo molto particolare, queste situazioni. Cercando di esprimere riflessioni non troppo ovvie, ho cominciato a pensare al concetto di resurrezione. In fondo quando subiamo una ricaduta, una parte del nostro corpo, perde delle sua abilità, come se subisse una “morte più o meno temporanea”. Facendo le flebo di cortisone, speriamo che la parte colpita “risorga”. Volevo intitolare il mio post Resurrexit, ma mi sembrava un po’ supponente e forse irrispettoso. Cercando distrattamente su Google parole e immagini, mi sono imbattuta nella locandina di questo film noir con Humphrey Bogart e Margareth Scott. Certo il titolo italiano non è una corretta traduzione, ma esprime un concetto molto efficace e beneaugurale per il giorno di Pasqua. Noi sclerotici, cadiamo molto spesso. Non sono cadute simboliche, ma realistici capitomboli. Io stessa giorni fa, ho perso l’equilibrio per le scale. Non mi sono fatta male, ma ho avuto una piccola crisi di pianto. Finite le lacrime, sono riuscita a farmi aiutare e conoscere delle belle persone. Mi sono fatta dei nuovi amici e credo che ricorderò il giorno della caduta, sopratutto per quei nuovi volti benevoli. Anche questo è un modo di risorgere. Attendendo nuovi farmaci e riscontri migliori dall’uso delle staminali, dobbiamo migliorare le nostre personali attitudini alla rinascita, sviluppare forme nuove di resilienza. Si, credo che scriverò altri post su questo argomento e, dimeticavo, Buona Pasqua!
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