Non profit

La parola Ue-Eu

Due sigle. Una sconta una genesi tutta sviluppata nei corridoi delle grandi banche. L’altra l’impossibilità di disporre di qualcosa che non possiede.

di Alter Ego

Ue versus Eu. Un gioco, forse, ma a volte è utile pensare per opposizioni. Per sfuggire alla sorte della logica sequenziale. Pensare per opposizioni causali, fonetiche (Ue contrario di Eu). Non è questa la sede per un elogio del pensiero minimo, né del minimalismo d?accatto. È, piuttosto, il contrario della sequenza con cui oggi si disegna il mondo: non dai massimi sistemi ai minimi, ma dal minimo al massimo. Un esempio che calza a pennello con la coppia di opposti Ue ed Eu. Dove la prima vale come unione europea (con la minuscola) e la seconda per eutanasia (idem). Non c?è pace per l?Ue, intesa come Comunità europea, unione delle unioni, nata ahimé nella fredda mente delle banche centrali e non nel ventre caldo delle popolazioni. In fondo, l?impossibilità della certificazione (per così dire) delle radici cristiane di quest?Europa invero poco cristiana consuma la sua rivincita nel non poter riuscire a mantenere qualunque patto, compresi quelli finanziari che dovrebbero fondarla. Non è una sorpresa per chi crede che le nazioni siano come le famiglie, che non nascano da astrazioni, ma da carne e sangue. Altrettanto la discussione per l?Eu, l?eutanasia. L?infinito rimpallo del caso Terri traduce la posta in gioco fin dall?inizio, l?impossibilità di decidere su qualcosa (la vita e la sua interruzione) che in fondo non ci appartiene e che va rispettata perché ci è stata data in uso da altrui. Come la terra per i Navajos, che non erano cristiani e neanche, per loro fortuna, europei.


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA