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La parola/ Stupri

Parola di attualità. E da usare al plurale, perché i numeri che la riguardano sono numeri da spavento. è la sintesi più brutale della pretesa di potere dell’uomo

di Alter Ego

Statistiche. Nel periodo 2003-2004 negli Usa, paese leader dell?Occidente e modello ormai unanime della democrazia liberale, ci sono stati 408.740 fra stupri e tentati stupri, una media di 204.370 per anno. Circa il 44% delle vittime sono minori di 18 anni e l?80% minori di 30 anni. In America del Nord un individuo su sei è stato vittima di stupri o tentati stupri (il 10% delle vittime sono uomini).

Anche da noi non si scherza, come è noto. E non c?è articolo 609bis del codice penale che tenga. Forse perché il concetto di stupro appare per la prima volta nei testi religiosi? O forse perché in latino stupro si dice raptus, proprio come quello delle Sabine su cui si costruì Roma? E lo stupro non è stato reato sino ai codici militari di Riccardo II (1385) e di Enrico V d?Inghilterra (1419).

Dal femminismo in poi, lo stupro non è più un reato contro la morale ma contro la persona.

Da noi, che amiamo le sottigliezze giuridiche, è considerato stupro anche avere rapporti sessuali con un minore di quattordici anni. O che non ha compiuto gli anni sedici «se il colpevole è l?ascendente, il genitore anche adottivo o il tutore o l?indurre taluno a compiere o subire atti sessuali abusando delle condizioni di inferiorità fisica o psichica di questo o traendolo in inganno». Pene da 6 a 12 anni. Aggravante per lo stupro è l?aver commesso il fatto in gruppo. Pene da 7 a 14 anni.

Ovvio che la realtà va in un?altra direzione. Come sempre.

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