Non profit
La parola/ Ingaggio
Senza etica né regole, oggi non ha alcun senso. Per chi prende a calci un pallone come per il Libano, senza impegno diffuso non riscopriremo né la pace, né il gioco...
di Alter Ego
Il problema dell?ingaggio della forza multilaterale dell?Onu, come del resto di quella dei Gigi Buffon vari, è ormai un punto fondamentale di dibattito pubblico. Tradisce, infatti, il cuore dell?era malata che stiamo vivendo. Le regole di ingaggio di aree robuste indicate da George W. Bush non sono, forse per una volta, il delirio di protagonismo di un finto presidente a fine corsa, ma l?unica possibilità affinché la spedizione in Libano non si trasformi nell?ennesimo scandalo italiota, di cui Calciopoli (come nella nostra migliore tradizione già dimenticata dalle cronache) è una delle ennesime epitomi. L?ingaggio senza regole, del resto, è impossibile. L?ingaggio senza strategie, senza ruoli stabiliti, senza farsi carico degli hezbollah da disarmare e soprattutto l?ingaggio senza un?etica, senza una mitologia, senza un fine ultimo e superiore che trascenda quelli già superati dalla realtà attuale, oggi è senza senso.
Oggi, nel calcio come in ogni evento della nostra vita, perché il Libano è la nostra vita, il vero punto è ristabilire un senso per l?ingaggio di noi tutti, che rilanci il significato di parole come pace, cooperazione internazionale, interesse, diversità. Ed anche gioco e divertimento.
Senza questo nuovo ingaggio, senza questa prospettiva, nessun ingaggio sarà più possibile. Ed ogni volto tornerà ad essere una morta galleria di ritratti. E ogni parola un vano tintinnar di cembali nel mistero della nostra vita.
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