Salute

La parola / Azt

Diciotto anni dopo la sua scoperta, l’Azt, uno dei farmaci necessari per sconfiggere l’Aids, sarà disponibile anche per il Sud del mondo. Una storia paradigmatica

di Alter Ego

Imparate questo nome: Azt. Ovvero azidothymidine. è uno dei farmaci più usati per curare l?Aids. E il 16 settembre ha festeggiato una ?seconda? nascita: infatti non è più coperto da brevetto. Si tratta di una storica notizia per la campagna di accesso alle cure anti Aids nel Sud del mondo. Azt: tre semplici lettere che hanno fatto discutere all?infinito. Che hanno riempito di speranza chi ha potuto agguantarle e hanno precipitato nella disperazione chi non ne conosceva l?esistenza. Azt infatti non sono state lettere alla portata di tutti. 18 anni fa, quando comparvero sulla scena con l?approvazione della Federal Drugs Administration, contribuirono a frenare la strage dell?Aids nel mondo ricco. Non accadde così nell?altra metà del mondo che dell?Azt è rimasto all?oscuro. Che ha continuato a vivere senza Azt e quindi a morire. Ecco, queste tre lettere sono lettere-cerniera. Tre lettere rimaste su una sponda della terra e che solo oggi sbarcano sull?altra. Perché sull?altra sponda, quella che vive con un dollaro o poco più al giorno, un medicinale che costava 10mila dollari all?anno era una roba dell?altro mondo… Oggi quel muro è caduto. La cerniera è tornata a chiudersi. Le tre lettere Azt hanno varcato il mare. I Paesi poveri potranno produrle come generici, senza pagare royalties a nessuno. Potranno curare i loro pazienti con 105 dollari.

Ma intanto 18 anni sono passati. E in questi anni il mondo con l?Azt ha vissuto; mentre il mondo senza Azt è affondato ancor di più nella povertà. Difficile festeggiare questo 16 settembre…

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