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La pagina mancante nell’autobiografia di Casalino

Sta facendo discutere l'autobiografia del portavoce dell'ex Presidente del Consiglio e del M5S. Un'autobiografia da cui manca un capitolo importante: gli anni passati a condurre un programma sul gioco d'azzardo

di Marco Dotti

Inizia con Pier Paolo Pasolini e si conclude con la Tosca di Puccini l'autobiografia di Rocco Casalino, ex portavoce del presidente del Consiglio e uomo tuttofare della comunicazione del Movimento 5 Stelle.

«Tosca, la mia amatissima Tosca», scrive Casalino contemplando Castel Sant'Angelo. È l'alba e lui si rivede in Cavaradossi, «che si prepara a morire e scrive la sua ultima lettera d'amore a Tosca».

Ma per Casalino, Tosca e Cavaradossi sono la stessa cosa: lui. «Sono Cavaradossi? Sono Tosca? Sono tutt'e due», scrive al termine delle circa 280 pagine de Il portavoce, in libreria da oggi per Piemme. «Sempre, da sempre, io sono due».

Il padre che lo picchiava, gli insulti a scuola, le discriminazioni omofobe. E poi la laurea in ingegneria, lui nato in Germania da genitori pugliesi. Ancora: il Grande Fratello, Casaleggio (Roberto) e Giuseppe Conte.


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Si ritiene discriminato: «come mai uno così è intelligente? Come mai "Rocco del Grande Fratello” è portavoce del premier?». Ma manca qualcosa in quest'autobiografia. E nelle biografie, si sa, ciò che manca è tutto.

Casalino, è lui a scriverlo, si ritiene «sempre nel posto sbagliato». Anche se la sua storia professionale spiega che ha sempre trovato un posto giusto per sé. Il suo posto sbagliato, la pagina mancante nella sua biografia è forse quella di un’esperienza che avrebbe dovuto imbarazzare non poco i suoi compagni di viaggio nel Movimento 5 Stelle: il ruolo di anchorman, per quattro anni, su un canale tematico di scommesse, Betting Channel.

Correva l’anno 2009 e dal suo spazio quotidiano serale in onda sul canale 657 di Sky, il futuro portavoce del M5S affermava: «i miliardi che arrivano nelle casse dello Stato dal gioco sono una cifra molto importante. Coloro che vivono il gioco con distacco e diffidenza devono rendersene conto. Anche i sindaci che vorrebbero limitarlo».

L’esperienza sul canale di scommesse finirà nel 2011. Proprio in quell’anno Casalino… venne scelto dal M5S per far parte dello staff della comunicazione. Il resto è storia nota.

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