“Cattivi maestri, paese nel caos”. Titola cosi’ la Padania oggi in edicola, sottolineando nel sommario la ”escalation di occupazioni e ‘scalate’ sui monumenti degli universitari” e puntando il dito anche contro una ”sinistra che si arrampica sugli atenei’. Per il quodiano della Lega Nord, ”salendo sui tetti delle universita’ romane, Pierluigi Bersani e Nichi Vendola hanno commesso una grave leggerezza politica”, perche’ entrambi ”avrebbero dovuto riconoscere di non avere alcun reale ascendente politico sul popolo di quella protesta”.
La linea del Carroccio è netta: ”Non ci si puo’ schierare contemporaneamente con chi travalica i limiti della protesta democratica e con il poliziotto che manganella per ristabilire l’ordine e il diritto altrui di prendere un tram e andare a lavorare. Occorre dire chiaramente chi e cosa si vuole difendere”.
”Esattamente come fece Pier Paolo Pasolini -rimarca la Padania, quando, dopo gli scontri di valle Giulia, avviso’ la sinistra di essersi schierata dala parte sbagliata: con rivoluzionari dalle ‘facce da figli di papa”, che ‘sanno come essere prepotenti e ricattatatori’, anziche’ con i poliziotti, veri figli dei poveri”. Il quotidiano leghista insiste poi su Pasolini pubblicando di spalla a pagina 5 il noto scritto del poeta sugli scontri a Valle Giulia, sotto il titolo ‘L’unico Pasolini che Vendola non cita…”. E che conclude: ”In questi casi, in poliziotti si danno i fiori, amici”.
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