Sostenibilità

La Nazionale di calcio in campo contro la piaga della contraffazione

L'iniziativa

di Redazione

«Zambrutta, Buffone, Poni, Grasso»: i nomi storpiati dei giocatori della Nazionale di calcio sono lo slogan della campagna di comunicazione contro la contraffazione che ha come testimonial d’eccezione il ct della Nazionale, Marcello Lippi e che dai prossimi giorni il ministero dello Sviluppo economico, in collaborazione con la Federcalcio, avvierà su stampa, radio e tv per trasmettere il concetto che la contraffazione danneggia l’Italia e tutti i cittadini. La contraffazione, commenta in una nota il ministro Claudio Scajola, «è un grave danno per l’economia, un rischio per il Made in Italy e per la sicurezza dei consumatori, che ha determinato negli ultimi dieci anni una perdita di 40mila posti di lavoro con un mancato introito fiscale superiore al 21% dell’Iva e all’8% dell’Irpef». «Per combattere la contraffazione», sottolinea, «abbiamo fortemente inasprito le norme e le pene per i contraffattori, stiamo proseguendo nel dare forte impulso all’azione dei Desk Anticontraffazione all’estero e istituiremo presto il Consiglio nazionale anticontraffazione». Nel 2008 sono stati sequestrati dalla Guardia di Finanza 95 milioni di prodotti contraffatti e negli ultimi due anni ci sono state 32mila denunce conclusesi con l’arresto di 1.200 persone. Nel solo settore della moda sono stati sequestrati, sempre nel 2008, 12,6 milioni di prodotti contraffatti, con un aumento del 50% rispetto al 2007 e gli arresti sono passati dai 500 del 2007 ai 700 del 2008 e ai 212 dei primi due mesi del 2009. Questi dati, sottolinea Scajola, «confermano che la contraffazione alimenta il circuito della criminalità organizzata e che combattere i falsi richiede l’impegno non solo delle forze dell’ordine, ma di tutti i cittadini. La campagna intende rafforzare il concetto che la compravendita di beni contraffati è un danno grave per tutta la collettività, per le imprese e i lavoratori regolari, per la sicurezza dei consumatori, per il fisco e per tutto il Paese».


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA