Alessandra Mussolini prosegue il suo impegno, personale oltre che politico, nella drammatica situazione delle comunità per minori che a Napoli rischiano di chiudere a causa del mancato pagamento delle rette da parte del comune.
Ieri la presidente della Bicamerale Infanzia ha donato 8mila euro a tre istituti che assistono i minori a rischio della città: il don Guanella di Scampia, il cardinale Corrado Ursi di Forcella e un centro laico, tutte parte dell’Uneba.
La donazione rappresenta, per la Mussolini, la devoluzione della sua indennità di neoeletta consigliere regionale della Campania, ruolo incompatibile con la carica di parlamentare.
Si tratta di una boccata d’ossigeno per i semiconvitti, che come tutti gli altri rischiano la chiusura: l’amministrazione Iervolino è infatti loro debitrice di 20 milioni. «Peccato che il gesto della Mussolini sia solitario e non venga seguito da altri politici. Perché non lo fanno anche Bassolino e la Iervolino?», ha domandato Lucio Pirillo, presidente Uneba.
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