Cultura

La musica italiana? Non si ferma. Da giugno live streaming per aiutare il settore

L'iniziativa lanciata da Music Innovation Hub, sarà in sostegno del fondo «Covid-19 Sosteniamo la musica», supportato da Spotify e promosso da Fimi. Già erogati 25mila euro

di Lorenzo Maria Alvaro

Sono stati erogati 25mila euro di contributi a fondo perduto destinati ai primi 50 tra musicisti e professionisti dell’industria musicale, oggi in difficoltà per l’emergenza economica. Ogni settimana sarà stilata una classifica degli aventi diritto e la settimana successiva saranno erogati 500 euro per ogni beneficiario. E questo sino a fine anno. I primi contributi erogati da Music Innovation Hub aiuteranno i primi 25 artisti e 25 professionisti dell’industria musicale: tra questi una buona percentuale sono under 30, in particolare tra i professionisti, di cui diversi iscritti a cooperative o associazioni di categoria. Tra gli artisti, molti sono musicisti, ma non mancano i concertisti e i cantanti, o chi si dedica alla musica elettronica in diverse forme, in diversi casi nell’attività del DJ. I professionisti provengono soprattutto dall’area degli eventi dal vivo, tra assistenti di produzione e tecnici del suono.

L’industria musicale si sta muovendo per dare una prima risposta concreta ad alcune richieste che sono emerse dalle manifestazioni di sabato da parte dei lavoratori dello spettacolo. Il fondo MIH è attivo ed è stato definito un modello di selezione ed erogazione basato su criteri oggettivi e trasparenti.“La nostra previsione è di raccogliere autonomamente risorse per aiutare almeno 1.500 persone in difficoltà appartenenti alla grande famiglia della musica», spiega Andrea Rapaccini, presidente di Music Innovation Hub, Spa impresa sociale, «se, come ci immaginiamo, i protagonisti responsabili della musica italiana (grandi artisti, etichette, editori, organizzatori di eventi, brand storicamente legati alla musica) vorranno attivarsi per dare il loro contributo, tutti insieme potremo moltiplicare almeno per 10 questo obiettivo. Questo è il momento di dimostrare concretamente l’identità e la capacità solidale dell'industria musicale”.

Concerti in streaming e brani in regalo
All'appello “Lean On Me” («conta su di me») di Mih hanno già risposto alcuni primi operatori della musica attraverso il lancio di diverse iniziative:

  1. Machete Aid on Twitch , una diretta streaming di beneficenza della durata di 12 ore in programma venerdì 5 giugno 2020 dalle ore 15 sul canale @MacheteTV di Twitch. Durante la diretta interverranno vari artisti e personalità provenienti dal mondo della musica, dello spettacolo, dell'eSport, della cultura e delle istituzioni. Tutti daranno il loro contributo con performance originali
  2. Billboard Calling #ForTheMusic , che ha destinato l'intero ricavato dalle vendite degli abbonamenti per la nuova app di Billboard della settimana del 25 maggio, anche grazie al lancio di un numero speciale di Billboard Italia, al fondo Covid-19 Sosteniamo la musica;
  3. Lost in the Desert, brano realizzato da un collettivo di artisti, frutto della loro creatività condivisa a distanza in questo periodo di confinamento, dono per i compagni di viaggio e colleghi di lavoro meno fortunati e ancora meno tutelati: tutti i tecnici e le maestranze che lavorano dietro le quinte nel mondo della musica;
  4. Dance to The Drop , campagna video prodotta da tre case di produzione che operano nel panorama della vita notturna techno ed elettronica: Elephant Studio, Alma Visuals e Vita Pictura, lanciata a livello internazionale a sostegno della filiera musicale, e affiliata al fondo di Music Innovation Hub sul territorio italiano;
  5. La Musica Non Siamo Solo Noi , campagna video in partenza giovedì 4 giugno, lanciata da Spotify, Mih e Fimi che vede la partecipazione di artisti italiani come Nek, Alessandra Amoroso, Annalisa, Madame, Canova, Fast Animals and Slow Kids, Emma Muscat e altri, per sensibilizzare il pubblico sulla miriade di professioni del “dietro le quinte” dell'industria musicale. La musica non è fatta solo dagli artisti, spesso considerati il volto dell'industria musicale, ma anche da un intero sistema di produzione che la sostiene e la alimenta: un sistema che in questo momento ha bisogno di uno sforzo comune e della collaborazione dell'intera filiera, oltre che degli ascoltatori e dei fan.

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