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La Moldova è il paese con più profughi ucraini procapite: «Grazie AiBi», dice la presidente Maia Sandu
«Grazie a voi, abbiamo dimostrato di essere un Paese piccolo ma dal cuore grande: la generosità dei volontari moldavi è diventata nota e apprezzata, a buon diritto, in tutto il mondo», scrive la Presidente della Repubblica della Moldova. Nel Paese AiBi supporta 2.500 persone
di Redazione
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«Vi ringrazio per l’impegno importante che state svolgendo in questi mesi nel sostenere le persone profughe dall’Ucraina, da quando il loro Paese è stato colpito dalla guerra. Apprezzo la dedizione con la quale avete offerto le vostre risorse, il tempo e l’energia per aiutare queste persone, in maggior parte donne, bambini e anziani sfollati e allontanati dalle loro case senza che l’avessero voluto. Voi, avendo dimostrato gentilezza, preoccupazione e apertura nei confronti dei profughi, avete offerto loro un rifugio accogliente e caloroso in Moldova, mettendoli al sicuro nel nostro Paese. Così abbiamo dimostrato che siamo un paese piccolo, ma dal cuore grande: la generosità dei volontari moldavi è diventata nota ed apprezzata, a buon diritto, in tutto il mondo»: così la Presidente della Moldova, Maia Sandu, ha ringraziato AiBi per il suo impegno al fianco dei profughi ucraini accolti in Moldova. «La mobilizzazione esemplare e le capacità organizzative che avete dimostrato in tutto questo periodo, insieme ad altri nostri concittadini, mi colmano di speranza. Credo fortemente che, insieme, possiamo cambiare nel bene il nostro Paese; possiamo costruire una società libera, piena di pace e prospera. Un luogo caldo e accogliente, un angolo di paradiso, dove vivere e costruire il proprio futuro».
Da quando è scoppiata la guerra in Ucraina, la Moldova è uno dei Paesi maggiormente coinvolti nell’accoglienza dei profughi. Per il piccolo Paese si è trattato di uno sforzo eccezionale: rispetto alle sue dimensioni, la Moldova è lo Stato con il maggior numero di profughi procapite tra quelli confinanti con l’Ucraina. AiBi è presente da più di vent’anni nel paese, con una fondazione di diritto moldavo (A.O. Filiala din Moldova a Asociaţiei Amici dei Bambini) e uno staff guidato da Stela Vasluian che ha velocemente implementato il proprio organico per rispondere alle tante esigenze. I beneficiari diretti delle attività di AiBi Moldova in totale sono più di 2.500 persone fra donne e bambini.
I progetti di AiBi in Moldova
La prima risposta attuata da AiBi è stata sul confine con l’Ucraina, alla dogana di Palanca: grazie a un contributo della Fondazione Comunità Milano qui è stata allestita una “tenda” per la distribuzione di beni di prima necessità e la creazione di un punto informativo e di orientamento ai profughi, anche rispetto alle opportunità di accoglienza in Italia.
All’interno del territorio moldavo, invece, gli interventi di AiBi Moldova, in collaborazione con Oxfam GB, Plan International, TDH e Unicef, hanno puntato a fornire sostegno psico-sociale (PSS) e animazione per minori e famiglie, al fine di fargli superare i traumi subiti. Sono stati quindi realizzati dei "Punti AiBi” – spazi sicuri e protetti a misura di bambino gestiti da esperti animatori e psicologi – in diverse città: il MoldExpo di Chisinau, Carpineni, Cupcui, Edinet e Vatici. Ad essi si è recentemente affiancato il "Ludobus della Pace", una ludoteca itinerante in grado di portare la propria attività di animazione, sostegno psicologico-sociale e formazione in maniera costante in 7 biblioteche comunitarie della Moldova. Infine, AiBi Moldova ha attivato una linea telefonica gratuita, gestita da una équipe di psicologhe, dedicata alle donne e ragazze vittime di violenza e abuso.