Cultura

La mia lotta solitaria col bidone dell’umido

Luciana Littizzetto debutta in televisione con Avanzi, cui seguono i successi di Ciro, figlio di Target e Mai dire gol. Oggi è in tv come ospite fissa di Fabio Fazio ...

di Chiara Cantoni

«Là dove c?era l?erba ora c?è una città, e quella casa in mezzo al verde, ormai, dove sarà? Sepolta dai centri commerciali?». Luciana Littizzetto, volto esuberante della comicità televisiva, non è nata per caso in via Gluck e non sogna di tornarci. Ma che fine abbia fatto il buon vecchio cortile, dove giocare e incontrare gli amici, se lo chiede lo stesso.

«Una volta, portavamo i figli al parco, o all?oratorio. Oggi, li portiamo ai grandi magazzini: d?inverno, per stare al caldo; d?estate, perché c?è l?aria condizionata. Sono le nostre nuove cattedrali: faraonici paradisi del superfluo, dove l?unica modalità d?interazione è l?acquisto compulsivo. Sembra di stare in un luna park con autoscontri per carrelli, tutti stracolmi, tutti col verme solitario; li guardi e ti domandi: ma quanti saranno in famiglia, quelli lì?». Coi centri commerciali Luciana ha rapporti occasionali e, per lo più, protetti. «Capita anche a me di esagerare, ma in genere presto attenzione a ciò che compro: soprattutto prodotti biologici». Che, poi, sono come quelli dei Littizzetto senior. «I miei nonni erano contadini. I miei genitori coltivano ancora alla vecchia maniera, senza pesticidi. Al posto delle patate crescono bitorzoli, ma il sapore è eccezionale».

La moderazione? «Una questione di buon senso, nel piatto come nella vita. Anche se il mondo ha imboccato la strada dell?ingordigia, delle king size americane: tutto eccessivo». Certo, una volta non si parlava di acquisti intelligenti e sostenibilità: «Era la prassi, oggi ne abbiamo perso il senso. Manca l?idea di bene comune, segno che, forse, siamo al capolinea».

Come dire, l?albero della cuccagna prima o poi sfiorisce e i nodi vengono al pettine. «Da una parte, si profetizza di catastrofi imminenti: ghiacci sciolti, specie estinte, risorse esaurite. Dall?altra, si plaude alla crescita economica. Bella prova di schizofrenia: mai che le responsabilità individuali vengano sorrette da politiche ambientali serie!». E allora tocca ai singoli… «Volevo i pannelli solari sul terrazzo, ma non mi hanno dato i permessi», confida Luciana. «In compenso, vado forte nella raccolta differenziata. Anche nell?umido, la prova del nove: il bidone è in mezzo alla strada, con tanto di chiavistello, manco fosse il caveau di una gioielleria? Quando apro è sempre vuoto: chi non vede l?ora di scendere le scale, uscire, e fare due passi con un enorme preservativo di Polifemo in mano che cola, eccetto la sottoscritta??!»


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