Da pochissimo ha pubblicato un libro sulle donne della Bibbia, Eva e le altre. Da sempre invece lavora sulla letteratura d?Israele, con una marcia in più: il privilegio del contatto diretto con i testi.
Cosa ha scoperto in questa lettura della Bibbia al femminile?
Teoricamente la Bibbia non va scoperta… La mia è una lettura guidata solo dalla mia sensibilità: guardando indietro ho notato che le figure che mi affascinano di più sono donne. Poche righe tratteggiano figure a tutto tondo. Mi ha colpito soprattutto la difficoltà a generare, è un dramma forte, molto presente.
Un capitolo è Generare…
Ho voluto costruire il libro su un?ossatura di verbi. In fondo la Bibbia è il verbo per eccellenza. E sottolinea il fatto che la Bibbia è una narrazione dinamica, non statica, è tutto un fare.
Qual è il ruolo della donna nella cultura ebraica di oggi?
Per alcuni versi relegato: il culto è riservato all?uomo. Ma in casa comanda la donna: basti pensare che l?appartenenza al popolo segue la linea materna.
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