Economia

La “metamorfosi” di Draghi

di Redazione

I cavalieri dei Draghi. Requisitoria del governatore della Banca d’Italia contro il governo: senza riforme e investimenti non si esce dalla crisi e noi non abbiamo ancora toccato il fondo. Ma le principali agenzie italiane dicevano il contrario, in un crescendo di ottimismo quasi ridicolo. E pensare che Draghi aveva ammonito che «la fiducia non si costruisce con la falsa speranza». Cos’era successo? Dal governo era partito il tam-tam: relazione «berlusconiana» (commento di Berlusconi), la crisi è finita e Draghi dice quello che diciamo noi (Sacconi e Tesoro). Le agenzie si sono adeguate fino a costruire la (inesistente) coincidenza Draghi-Tremonti. Per fortuna qualche quotidiano il giorno dopo parlava di una nuova tappa dello scontro tra Tesoro e Bankitalia.
Pensioni. In materia di politica economica si aprirà dopo le elezioni una breve finestra (prima delle Regionali) in cui si potranno fare alcune riforme, compresa quella pensionistica. Inizierà un nuovo braccio di ferro nel centrodestra fra chi le riforme le vuole e chi no. Una partita ancora da giocare.


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