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La messa o la partita? Don Mazzi risponde
«Nella Chiesa smisurata preoccupazione per le partite della domenica a mezzogiorno»
Le partite all’ora della messa. La domenica a mezzogiorno. Molti, negli ambienti ecclessiastici, hanno storto il naso, o criticato apertamente. «Credo che quest’anticipo alle 12.30 sia veramente deleterio, in tutti i modi, sia per i calciatori, sia per la famiglia. Mettersi davanti agli schermi alle 12.30, quando si va a pranzo o ci si prepara per andare a pranzo, a me pare un’invasione di campo» ha affermato monsignor Carlo Mazza, vescovo di Fidenza ai microfoni di Radio Vaticana.
Qualcun altro, invece, non è così preoccupato. «Capisco e non capisco la smisurata preoccupazione, scatenatasi negli ambienti oltre Tevere, rispetto alle partite di calcio da giocarsi la domenica mezzogiorno. Se noi preti abbiamo una sfiducia così conclamata nei nostri fedeli è meglio che facciamo un altro “mestiere”», ha scritto ad esempio don Antonio Mazzi, dal sito di Exodus.
Dare la colpa al calcio per la scarsa presenza dei fedeli? Un’esagerazione, secondo Don Mazzi. «Più accusiamo i fedeli di assenze, di interessi disorientanti, di svagate giustificazioni e più dobbiamo batterci il petto per le nostre profonde lacune pastorali. I “dodici” erano di ben altro spessore e di ben altra qualità nella testimonianza», scrive il sacerdote.
Forse bisogna soffermarsi su altro. «L’unica cosa, invece, sulla quale varrebbe la pena di discutere è sul riposo domenicale – sostiene don Antonio – visto in chiave laica e cattolica, terapeutica e culturale. La vita buttata sul lavoro dal lunedì al venerdì; e sul week-end sfrenato e intenso, che vita è?».
Se pensa alla messa delle 12, Don Mazzi sorride. «Fatemi fare il sorrisino malizioso che facevamo, ai tempi, noi poveri contadini – scrive – all’arrivo sulla piazza della chiesa dei fedeli e delle fedeli della messa “alta” (così si diceva). Esibizioni di pellicce, di borsette, di parrucchiera fresca». A conti fatti «Più esibizione che fede». Comunque questa domenica il problema non si porrà: l’anticipo delle 12.30 non c’è ancora, si parte alle 18.00
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