Non profit
La Meloni ha dei soldi, ma non riesce a darli
L'SOS ai "gruppi informali" che avevano partecipato al progetto “Giovani idee cambiano l'Italia"
Ricordate il concorso Giovani idee cambiano l’Italia, lanciato nel 2007 dal ministro Melandri per i cittadini italiani fra i 18 e i 35 anni impegnati su quattro temi fra cui l’utilità sociale e l’impegno civile? È stato un mezzo fallimento. Eppure, «a seguito di economie di gestione, verificatesi per rinuncia e/o decadenza dei “Gruppi informali” aggiudicatari del Bando di cui sopra» qualche soldo – degli 800 milioni di euro stanziati allora – c’è ancora. Nessuno però li vuole.
Così pare a leggere l’annuncio sul sito del Ministero della Gioventù. Una sorta di SOS lanciato ai gruppi informali che si erano candidati allora, che avevano presentato progetti giudicati idoeni ma non finanziati, e che il ministero non riesce più a rintracciare per proporgli un contributo.
Quindi, in sostanza, “Gruppi informali” «già contemplati nella citata graduatoria (approvata con decreto del Capo Dipartimento del 20 dicembre 2007) sono invitati a manifestare la propria perdurante disponibilità, entro un termine perentorio (30 giorni decorrenti dal 29 aprile 2010), a realizzare i progetti, pena la definitiva esclusione dal beneficio. Si precisa che la manifestazione di disponibilità non darà automaticamente diritto alla concessione del co-finanziamento, in quanto si procederà secondo l’ordine di graduatoria, nei limiti delle residue risorse finanziarie disponibili».
Il Decreto del Capo Dipartimento n. 4/2010 del 19 aprile 2010 sarà pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 99 del 29 aprile 2010. Il modello per dichiarare la propria disponibilità è scaricabile dal sito del Ministero, mentre ulteriori informazioni e chiarimenti possono essere richiesti all’indirizzo di posta elettronica: politichegioventu@governo.it .
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