Non profit

La mappa della solidarietà

Nel Belpaese ogni centomila abitanti esistono 36 organizzazioni di volontariato, 8 fondazioni, 12,5 cooperative sociali

di Redazione

Nel Belpaese ogni centomila abitanti esistono 36 organizzazioni di volontariato, 8 fondazioni, 12,5 cooperative sociali. È senza dubbio imponente il radicamento territoriale del non profit italiano. E impressionante il numero delle persone coinvolte a vario titolo. Così, nelle oltre 21mila organizzazioni di volontariato iscritte nei registri regionali o provinciali (onlus di diritto), operano oltre 826mila volontari (a fianco dei quali vi sono 12mila lavoratori retribuiti). Si occupano prevalentemente di sanità e assistenza sociale, ma anche e sempre più) di cultura, protezione civile, ambiente e sport.

Nelle fondazioni – che si attestano secondo l’Istat a quota 4.720 e hanno un patrimonio medio di 18 milioni di euro – sono impegnati invece poco più di 34mila volontari e quasi altrettanti lavoratori. (Diverso il discorso per le 88 fondazioni d’origine bancaria che realizzano quasi 29mila interventi ed erogano fondi per oltre un miliardo e mezzo di euro).

Per quanto riguarda le cooperative sociali, l’ultimo censimento ne ha registrate 7.363 (delle quali 4.345, cioè il 59%, sono di tipo A e 2.419 – il 32,8% – di tipo B): sono organizzate in 284 consorzi per lo più su base provinciale, fatturano circa 6,4 miliardi di euro e danno lavoro a quasi 250mila persone (i volontari sono circa 35mila).

Il non profit comprende inoltre circa 8mila enti ecclesiastici; 3.200 comitati; 239 organizzazioni non governative riconosciute dal ministero degli Affari esteri (hanno entrate per 300 milioni di euro – dall’Unione europea, dal governo, da attività di fundraising – e danno lavoro a 5.500 operatori, di cui 2mila impegnati nei Paesi in via di sviluppo); circa mille ex Ipab e 4.200 enti soggetti a disciplina pubblicistica (per un totale di 80mila lavoratori). Le associazioni di promozione sociale hanno circa 150mila fra sedi nazionali, sezioni e circoli territoriali: luoghi dove si svolge un’imponente attività sociale e culturale.

Infine le onlus d’opzione: l’ultima rilevazione (del 2006) ne segnala 17.912 attive in 11 settori (dall’assistenza alla formazione, dallo sport dilettantistico al patrimonio storico-artistico, dalla tutela dei diritti civili alla ricerca scientifica di particolare interesse sociale).

Si può usare la Carta docente per abbonarsi a VITA?

Certo che sì! Basta emettere un buono sulla piattaforma del ministero del valore dell’abbonamento che si intende acquistare (1 anno carta + digital a 80€ o 1 anno digital a 60€) e inviarci il codice del buono a abbonamenti@vita.it