Mondo

La macchina degli aiuti

Tutti i numeri dei soccorsi in Emilia

di Lorenzo Alvaro

Sono 4.914 le persone ospitate presso i campi e le strutture di prima assistenza allestiti dalla Protezione civile regionale. È questo il numero ufficiale censito sul territorio. In particolare 1288 sfollati sono nel ferrarese, 266 nel bolognese, 3360 nel modenese.

Sergio Sgambetterra, Responsabile sanitario Protezione Civile Anpas ha fatto il punto spiegando che «dal punto di vista sanitario, una volta definita la dislocazione della colonna mobile nazionale di Anpas, metteremo in piedi uno studio medico con sala d’attesa in appoggio alla Asl locale per poter fare i prelievi ogni mattina. Prevediamo 250 passaggi al giorno». È così assicurata la prosecuzione dell’attività sanitaria, altrimenti interrotta per inagibilità dei Presidi Ospedalieri di Finale Emilia e Mirandola. Non solo, «a seguire attiveremo», continua Sgambettara, «l’attività di guardia medica che nei primi giorni sarà anche notturna, in alternanza con il pediatra per seguire i bambini. Stiamo anche approntando il servizio psico-sociale ovviamente». 

La macchina dei soccorsi ha schierato in tutto fino ad oggi 731 volontari di protezione civile della Regione oltre a circa 300 delle altre Regioni.

«Il sistema di Protezione Civile ha messo in piedi in un giorno 5 punti di raccolta e ricovero per le persone», ha sottolineato il sindaco di Mirandola Maino Benatti, che ha spiegato, «abbiamo messo 1200 persone in sicurezza solo nelle prime ore. Possiamo affermare che il sistema sociale e solidale funziona e ci sta dando una grande mano».

Mentre per quello che riguarda i danni il sidnaco spiega che «stiamo cominciando a farci un’idea solo ora. Nei prossimi giorni avremo il punto della situazione».

Sono in corso in queste ore verifiche con le Prefetture, le Province ed i Comuni per valutare l’eventuale esigenza di attivare ulteriori moduli assistenziali per la popolazione. Per organizzare e gestire le attività assistenziali sono stati.

Anche sulla raccolta fondi partono le prime iniziative.

Dopo quella della provincia di Modena (tramite conto corrente, intestazione “Provincia di Modena Interventi di solidarietà”, codice Iban IT52M0200812930000003398693, causale “terremoto maggio 2012”) anche la Regione ha attivato una raccolta fondi rivolta sia ai privati che agli enti pubblici che vogliono contribuire nel fronteggiare i costi del terremoto. In questo caso le opzioni a disposizione dei cittadini sono tre: versamento su conto corrente postale, bonifico bancario o versamento diretto.
Per i privati le possibilità sono le seguenti:

versamento sul c/c postale n. 367409 intestato a: Regione Emilia-Romagna – Presidente della Giunta Regionale – Viale Aldo Moro, 52 – 40127 Bologna;
bonifico bancario alla Unicredit Banca Spa Agenzia Bologna Indipendenza – Bologna, IBAN coordinate bancarie internazionali: IT42I0200802450000003010203;
versamento diretto presso tutte le Agenzie Unicredit Banca Spa sul conto di Tesoreria 1 abbinato al codice filiale 3182.

Per quanto riguarda invece gli Enti pubblici, è previsto l’accreditamento sulla contabilità speciale n. 30864 accesa presso la Banca d’Italia – Sezione Tesoreria di Bologna.

In tutti i casi (privati ed Enti pubblici) il versamento dovrà essere accompagnato dalla causale: “Contributo per il terremoto 2012 in Emilia-Romagna”.

In foto il presidio medico di Anpas a Mirandola, pronto ad entrare in funzione

Leggi anche:Lizza: la Protezione Civile ha tenuto grazie al volontariato


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA