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La lunga marcia verso la legge a quadro

Impegno bipartisan per un disegno di legge sul terzo settore. L’obiettivo? Vederlo approvato entro la fine della legislatura

di Redazione

Non si è mai fermato il lavoro dell?Intergruppo parlamentare per la sussidiarietà (256 gli aderenti) ma con l?inizio dell?anno riprende a pieno ritmo. Alla Camera dei deputati e al Senato il lavoro dell?Intergruppo in merito a due norme specifiche della legge Finanziaria, quella sul 5 per mille per il non profit e quella dell?esclusione dal tfr delle cooperative (la prima da introdurre, la seconda da migliorare) è stato intenso e ha portato risultati ma ora è il tempo di tornare a pensare in grande e, in particolare, alla politica. Che vuol dire legge elettorale e modifica del sistema politico ma anche riforme. Quelle promesse dal governo e soprattutto quelle che servono al Paese. A proposito di Bipolarismo mite e sussidiarietà l?Intergruppo organizzerà – in collaborazione con altre fondazioni e centri studi, dalla Fondazione Magna Charta all?associazione Giovane Italia, dalla Fondazione Eunomia all?associazione Nens – un convegno, a metà febbraio, che vedrà la partecipazione, in qualità di ospite d?onore, del presidente del Senato Franco Marini e che affronterà il tema, attualissimo, della legge elettorale e delle sue eventuali modifiche.

Per quanto riguarda invece il tema delle riforme, al primo posto dell?agenda dell?Intergruppo ci sarà un disegno di legge sul mondo del non profit che serva da faro per l?intero settore e che si pone l?obiettivo, dopo ampia discussione, di essere approvato entro la fine della legislatura. Se ne occuperanno in prima persona, sulla scorta delle suggestioni e delle proposte lanciate dal presidente delle Acli, Andrea Oliverio in occasione della presentazione del IX Rapporto Iref sull?associazionismo, due esponenti di peso dell?Intergruppo, il diellino Gigi Bobba e il forzista Maurizio Lupi , che ne sono tra i promotori assieme, tra gli altri, all?aennino Gianni Alemanno e al diessino Luigi Sposetti. Un altro dei promotori è il diessino Nicola Rossi, balzato agli onori delle cronache per la sua polemica uscita dai Ds.

Ma anche il tema delle grandi riforme – quelle la cui spinta manca quasi del tutto, in seno al governo, secondo l?opinione di Rossi – sarà nell?agenda dell?Intergruppo: quello delle utilities a livello territoriale (da coniugare, s?intende, con il tema della sussidiarietà) e delle liberalizzazioni dei servizi pubblici ma anche quelli dell?energia e della riforma del mercato del lavoro. Temi, forse, non tutti tipici del lavoro dell?Intergruppo ma che rispondono alle sensibilità di alcuni dei suoi antichi promotori, come il ministro alle Attività produttive Pierluigi Bersani (con il quale gli ispiratori dell?Intergruppo hanno organizzato anche una cena di Natale per illustrargli le loro attività presenti e future) e il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Enrico Letta. Che continuano a seguire i lavori dell?Intergruppo, pur senza potervi più prendere attivamente parte.


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